Abbiamo ricevuto un'interessante e-mail informativa da parte della dott.ssa Diana Bellandi, psicologa psicoterapeuta, che era presente al convegno del 9 luglio a Roma. La dott.ssa ricopre anche il ruolo di Assistente alla comunicazione tiflodidattica per il Centro Regionale S. Alessio di Roma ed e in merito a quest'ultima figura professionale che ci vuole parlare: [...] a scuola seguo da tre anni una bambina, che oggi di anni ne ha 7, ipovedente, con albinismo oculo-cutane.
Proprio per continuare a sostenere la bambina sempre meglio e offrire strumenti in piu alla sua famiglia, ho compiuto una ricerca su internet, mi sono iscritta al vostro sito e ho partecipato al convegno. Ho avuto cura di segnalare il convegno anche alle coordinatrici del S. Alessio nonche alle maestre e alla famiglia della bimba. [...] vorrei, [...] segnalare alle famiglie che non ne fossero a conoscenza che esiste la figura dell'Assistente alla Comunicazione Tiflodidattica (che possiede competenze specifiche) e che questo tipo si assistenza puo essere richiesta dalle scuole di ogni ordine e grado (almeno nel Lazio), per ulteriori informazioni puo essere consultato il sito del centro regionale S. Alessio.
Noi lavoriamo in classe in collaborazione con le insegnanti curriculari e l'insegnante di sostegno per favorire il processo di integrazione dell'alunno con difficolta visive. Oltre ad agevolare la comunicazione orale e scritta dell'alunno e le relazioni sociali con il gruppo dei pari, spetta a noi il compito di predisporre tutti i sussidi tiflodidattici per favorire il processo di apprendimento di tutte le discipline e adattare e/o preparare il materiale all'uso dell'alunno non vedente o ipovedente. Il tempo di presenza a scuola varia da un minimo di 8 ad un massimo di 16 ore settimanali (e la Provincia che valuta le singole richieste e assegna il numero di ore). Inoltre e attivo un servizio di assistenza didattica domiciliare, fino ad oggi di 5 ore settimanali, durante le quali lavoriamo anche ad incrementare le autonomie. Tutti noi collaboratori possiamo usufruire di supervisione di gruppo (con cadenza mensile) e individuale presso il Centro. [...]" Un mio personalissimo commento: questa e sicuramente un'interessante testimonianza di attuabilita del lavoro di rete e di condivisione di risorse, tra le quali sono comprese anche le idee, al fine unico di far emergere l'alunno tramite la collaborazione del gruppo e non il singolo tramite i risultati dell'alunno. Se foste a conoscenza di esperienze simili, non esitate a comunicarcelo ai recapiti presenti nella sezione contatti. Chiudo questo breve articolo dicendovi: fino a che non si sa cosa chiedere, potremmo non avere risposte alle nostre richieste. Isabella |