Nel corso del “Simposio Internazionale sulla Riabilitazione dell'Ipovedente e sull'Abilità Visiva” tenutosi a Roma dal 15 al 17 dicembre 2010 ed organizzato dall'Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità (IAPB Italia Onlus) attraverso il suo Polo Nazionale di Servizi e Ricerca per la prevenzione della cecità e la riabilitazione visiva, il Sig. Massimiliano Martines in qualità di componente della Commissione Nazionale OSI (Osservatorio Siti Internet) dell'Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti Onlus ha presentato la relazione dal titolo: "Il personal computer e gli strumenti assistivi per ipovedenti".
1. Il personal computer e gli strumenti assistivi per ipovedenti
Introduzione:
In linea generale la cognizione circa l’uso dell’informatica da parte dei singoli individui è molto bassa, la gente tende ad usare lo strumento per lo scopo di utilizzo, di conseguenza impara solo le procedure di uso comune, senza preoccuparsi di apprendere alcuni processi che stanno dietro a determinate funzionalità.
La stessa problematica la ritroviamo nelle persone ipovedenti sia giovani che anziani, in maniera ancora più drammatica, soprattutto per le seconde, in quanto spesso perdono l’acuità visiva in tarda età, di conseguenza devono fare i conti con l’uso di uno strumento a loro sconosciuto; il quale necessita una certa flessibilità di apprendimento difficilmente riscontrabile in soggetti che hanno subito quel tipo di trauma.
Per quel che riguarda i giovani il discorso è diverso, la famiglia si trova davanti ad un problema per così dire sconosciuto, che dovrebbe essere affrontato in collaborazione con il corpo docente. Queste sinergie dovrebbero portare all’abbattimento delle barriere che si frappongono tra il PC e l’individuo, favorendo l’uso delle capacità residue in modo da poter minimizzare la differenza dei tempi di apprendimento con gli altri compagni di classe.
2. Il personal computer e gli ipovedenti: come lo usano e come lo configurano.
In primo luogo è necessario chiarire che i disabili visivi utilizzano gli stessi supporti hardware/software usati dalle persone normodotate. Non tutti gli ipovedenti utilizzano gli strumenti assistivi per usare il personal computer, giacche il sistema operativo da loro la possibilità di effettuare le personalizzazioni dei colori dello sfondo, del primo piano, delle icone, dei caratteri all’interno delle finestre e delle finestre stesse. Altri preferiscono usare gli strumenti assistivi, in quanto questi ultimi risultano essere molto più flessibili e ricchi di opzioni; capaci di venire incontro alle esigenze di questi individui. Ci tengo a sottolineare che tale scelta è molto personale e varia da caso a caso.
3. Personalizzazione del sistema operativo.
I sistemi operativi di ultima generazione di origine grafica hanno la possibilità di effettuare la personalizzazione del proprio ambiente, variando i colori dello sfondo, dei caratteri del testo le dimensioni delle finestre, oppure attivando una lente che permette di ingrandire alcune porzioni di schermo;
Queste variazioni influiranno anche sulle applicazioni a patto che le stesse rispettino alcune protocolli di programmazione.
Qui di seguito sono riportati alcuni esempi di personalizzazione.
4 Il compito delle tecnologie assistive: che cosa risolvono e come aiutano l’ipovedente, e in che modo interagiscono con il sistema operativo ed i vari applicativi.
Il compito principale dei software ingrandenti per ipovedenti è quello di minimizzare o annullare le barriere, che si frappongono tra l’utilizzatore e l’ambiente operativo. Questi ingranditori di testo per PC cercano di costruire un ambiente il più confortevole possibile in relazione alle esigenze dell’utilizzatore. Essi infatti non si limitano ad ingrandire i testi, ma cercano di migliorare la qualità di lettura, ponendo in essere tecniche che migliorano la nitidezza dei font: permettono la personalizzazione mirata dei colori di primo e di secondo piano, correggono alcune aberrazioni circa i colori ed i contrasti, la trasparenza, e così via. Inoltre danno la possibilità di effettuare diversi tipi ingrandimenti, personalizzando non solo il valore dello stesso in senso assoluto, ma ingrandendo porzioni precise di schermo o simulando lenti e righe virtuali. Inoltre è da sottolineare che con questi strumenti è possibile personalizzare l’uso del puntatore, aggiungendo dei localizzatori, i quali permettono all’ipovedente di non perdere di vista il testo che stanno leggendo. Infine bisogna segnalare che gli ingranditori di testo hanno la possibilità di avere un supporto di sintesi vocale, che permette all’ipovedente di leggere dei testi particolarmente lunghi senza affaticare la vista.
Conclusioni
A mio modesto avviso i limiti principali di questi strumenti sono:
1. L’assenza di copertura totale di tutte le patologie oculari.
2. La necessità di avere un PC aggiornato, sia a livello software che hardware, al fine di ottenere il massimo delle prestazioni da parte dello strumento stesso
3. La necessità di un periodo di approccio con l’applicativo da parte dell’ipovedente,
4. L’altro costo di acquisto del software.
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