Proprio come il papa, anche Frederik De Klerk, ex presidente del Sudafrica e personaggio simbolo della lotta all’apartheid, aderisce alla campagna di Cristiano Gentili per gli albini africani
GROSSETO. «Se l’essere umano si fosse sempre rassegnato a lasciare le cose com’erano saremmo ancora all'età della pietra. La realtà può essere cambiata. Devi crederci, disse allungando la sua mano sopra il tavolo e accarezzando le dita del marito…»
LA FRASE - un concentrato di vita e morte, dolore, speranza e voglia di riscatto sociale - è tratta dal libro "Ombra bianca" del grossetano Cristiano Gentili, operatore internazionale di 41 anni che ha conosciuto in Africa la sofferenza degli ultimi, e l’ha raccontata.
Oggi il premio Nobel per la pace Frederik Willem de Klerk, 78 anni, ex presidente sudafricano e personaggio simbolo della lotta all’Apartheid, ha deciso di sostenere la campagna di Gentili #HelpAfricanAlbinos. E seguendo le illustri orme di papa Francesco ha "regalato" la propria voce a Cristiano: ha letto (e registrato) una frase del suo romanzo che comporrà il primo "audiolibro sociale" del mondo, e ha fatto appello agli altri premi Nobel del mondo perché facciano altrettanto. Diamo voce agli ultimi, crediamoci. Questo il messaggio cullato da Gentili e rilanciato con un potente effetto virale dai massimi rappresentanti della pace nel mondo.
ECCO IL TESTO: "I am going to read an excerpt from the novel "Ombra Bianca" di Cristiano Gentili. I am doing this in support of African with albinism. I support this campaign Help African Albinos and I asked other Nobel Laureates to please do the same. The sentence of the book reads as follows: "If human beings gave up and left things as they’ve always been, we would still be in the Stone Age. Reality can be changed, you just have to believe," she said, reaching across the table to caress her husband’s hand".
ECCO LA TRADUZIONE. "Sto per leggere un estratto dal romanzo "Ombra Bianca" di Cristiano Gentili. Lo faccio a sostegno degli africani con albinismo. Sostengo questa campagna Help African Albinos e chiedo cortesemente agli altri Premi Nobel di fare la stessa cosa. La frase del libro recita così: Se l’essere umano si fosse sempre rassegnato a lasciare le cose com’erano saremmo ancora all’età della pietra. La realtà può essere cambiata. Devi crederci!» disse, allungando la sua mano sopra il tavolo e accarezzando le dita del marito".
Cristiano ha scoperto il mondo degli albini - simile all’inferno dantesco - alcuni anni fa quando ha preso un’aspettativa per volare in Tanzania. «Volevo sentire se le voci che avevo sentito su di loro erano vere o no», racconta.
E gli si è spalancato un universo d’orrore nel quale gli albini, che nascono bianchi anziché neri, sono perseguitati, mutilati e uccisi. Si crede che i loro arti, le mani e i genitali portino ricchezza e fertilità.
«È una sorta di Olocausto perpetuo che affonda le radici nella mentalità comune africana e nell’indifferenza dell’Occidente», racconta Cristiano che ha scoperto storie atroci sullo sfondo dell'incantevole lago Vittoria. Senza cibo, senza cure e senza amore, questi uomini "sputati" dal mondo - persino dalle loro famiglie - superano raramente i 30 anni e sono ripudiati con vergogna.
Gentili ha raccolto documenti, scattato foto, composto un reportage del dolore, scritto un romanzo sulle storie (vere) degli albini, "Ombra bianca" e partorito - proprio attorno al romanzo - l’idea di un progetto inedito per dar voce a chi una voce non ha: di qui il primo "audiolibro sociale" del mondo, che concorre al Guinness dei primati ed è realizzato (come un puzzle) da migliaia di persone che possono leggere un brano del romanzo contribuendo a denunciare il dramma africano. A novembre scorso Gentili è stato contattato da papa Francesco, rimasto talmente turbato da questa storia da invitare il grossetano in Vaticano come relatore di un simposio internazionale.
Il pontefice gli ha regalato la voce leggendo una frase ("La vita di un essere umano vale quanto la vita dell'intera comunità. Se si offende una persona si insulta Dio").
Ma ora a ruota, dopo il papa, ecco arrivare anche l’adesione di De Klerk, l’ultimo presidente bianco del Sudafrica dell’Apartheid, ministro e leader del National party e premio Nobel per la pace insieme a Nelson Mandela (nel 1993) per aver permesso la trasformazione del suo Paese in una democrazia aperta ai più deboli.
Gentili aveva scritto a de Klerk «circa un mese fa - racconta - Lui mi ha risposto poco tempo dopo dicendo che accettava e se potevamo incontrarci a Londra. Io però ero impegnato in Ucraina e non potevo». Ma la soddisfazione è stata enorme. In un video, De Klerk legge una frase da lui scelta nel libro. «Sostengo questa campagna Help African Albinos di Cristiano Gentili e chiedo cortesemente agli altri premi Nobel di fare la stessa cosa», dice.
E intanto nelle stesse ore la forza virale del libro ha prodotto un’altra adesione eccellente, quella di Giovanni Trapattoni che ha regalato la sua voce alla campagna dello scrittore grossetano leggendo la seguente frase: «Venticinque anni, cresciuto senza i genitori naturali e reclutato con la forza, all’età di sette anni, mentre correva dietro una palla di stracci sulla spiaggia, da una truppa di mercenari al servizio di chi aveva bisogno di risolvere questioni urgenti con le armi».
Chi vuole può seguire l'esempio del Pontefice, di De Klerk e Trapattoni.
COME FARE. Per partecipare al progetto di Cristiano Gentili basta andare sul sito del romanzo Ombra bianca, http://www.helpafricanalbinos.com/.
«Sono bianchi in Africa. Sono ultimi tra gli ultimi». Le parole giganteggiano - a caratteri cubitali bianchi sullo sfondo di un orizzonte che evoca speranza - sulla pagina web dove Cristiano Gentili parla diffusamente del progetto, ne illustra scopo e missione e spiega come fare a partecipare. Chiunque può farlo, basta registrarsi. «Con pochi secondi della tua voce migliorerai la vita degli esseri umani», è scritto. «Papa Francesco è stato il primo. È gratis, semplice e veloce». "Ombra bianca" - romanzo pubblicato in formato cartaceo - è il primo esperimento al mondo di "audiolibro sociale" (in corso di realizzazione), al quale ognuno può concorrere. A differenza di un comune audiolibro letto da una persona, questo è realizzato da migliaia di persone. Il libro (l’applicazione è stata sviluppata dalla società Quest-it) è stato scomposto in 6mila frasi (con cui concorrerà al Guinness dei primati) e, a seguire, sarà scomposto in 200mila parole: ognuno può sceglierle contribuendo alla creazione dell’audiolibro che pian piano, frase dopo frase, prenderà forma. «La frase che si sceglie - dice Gentili - può essere letta, cantata, fatta leggere a un bambino. Donando la voce, firmando la petizione e diffondendo l’Hastag #HelpAfricanAlbinos si contribuisce attivamente ad accrescere l’attenzione internazionale su questi esseri umani invisibili e ad esercitare una forza morale sui leader mondiali affinché gli africani con albinismo possano finalmente condurre una vita dignitosa e sicura nelle loro comunità di origine». Chi partecipa riceverà sia il file audio del suo testimonial preferito sia la propria registrazione audio. Il suo nome sarà tra coloro che hanno realizzato il Guinness dei primati dell’audiolibro letto da più voci al mondo. E considerando che ci sono papa Francesco e un premio Nobel, non è poca cosa.
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