Lei è diversa. E' vincente. Si chiama Via Lattea ed è l’unica cavallina albina d’Europa. Sostengono i veterinari che la sua nascita, il 5 aprile dello scorso anno sotto la Basilica di San Francesco, sia un miracolo. Non solo per il bianco assoluto del suo manto, ma perché Via Lattea è una promessa del trotto internazionale. Ma la «cavallina diversa» correrà anche un’altra corsa, la più bella e difficile. In palio ci sono uno, cento, mille sorrisi per i ragazzi disabili. Via Lattea rappresenterà i 140 ragazzi dell’Istituto Serafico per pluri-disabili di Assisi e porterà il loro messaggio in tutto il mondo.
E’ una storia straordinaria quella che si sta consumando ad Assisi nell’allevamento di Sergio Carfagna dove la cavalla è nata con la benedizione dei frati. Il team manager della scuderia, padre Danilo Reverberi, francescano, è convinto che il messaggio universale di Via Lattea riuscirà ad entrare nel cuore della gente del mondo. «Sarà una mascotte e dimostrerà al mondo che anche la diversità può essere vincente nelle sfide della vita».
All’Istituto Serafico si pratica anche ippoterapia con risultati ottimi. Così la cavallina albina racconterà anche questo quando correrà, dopo lo svezzamento che durerà sino a primavera, nei più importanti ippodromi del mondo. «E’ il più bel regalo di Natale che questi ragazzi potessero ricevere», dice Francesca Di Maolo, presidente dell’Istituto Serafico di Assisi. Sulla storia di Via Lattea e della «scuderia dei miracoli» che l’ha allevata sta per uscire un libro scritto per Futura edizioni da Giorgio Galvani e Marco Vinicio Guasticchi.
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