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Durante la mia partecipazione alla trasmissione televisiva Tempi Dispari, andata in onda su RaiNews24, è emerso che secondo qualcuno, gli albini risultano poco gradevoli nell'aspetto e per questo motivo hanno seri problemi nell'instaurare rapporti sentimentali. Potrebbe esserci un po' di verità in questa affermazione, anche se personalmente non collegherei la gradevolezza della persona al fatto che questa sia albina. Non mi pare che i non albini siano tutti modelli/e. Comunque la domanda che vorrei porre è: l'albinismo può essere un ostacolo per la vita sentimentale e se si per quale motivo?
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Non chiedetevi cosa gli altri possono fare per voi, ma cosa voi potete fare per gli altri.
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Caro Giancarlo, io ho un bimbo di 10 mesi che è albino. E' proprio grazie a lui che ho ripensato ai caratteri esterni di mio papà, che secondo me anche lui è albino, anche se prima non ci aveva fatto caso nessuno. Per noi in famiglia, mio padre è sempre stato un superbiondo con la pelle bianca come il latte. Il fatto di essere albino non ha comunque impedito a mio papà di farsi una famiglia e di avere dei figli. Mio papà ora ha 72 anni e fa il nonno. Ciao. LUCA
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Ciao Luca! Anch'io sto vivendo la tua stessa situazione, al mio bimbo hanno diagnosticato l'albinismo oculocutaneo, ed è la copia identica di mio papà, di carnagione, capelli e occhi chiari, a cui nessuno ha mai parlato di albinismo. Il mio bimbo poi è bellissimo, e meno male che porta gli occhiali per nascondere un pochino la sua bellezza, altrimenti abbaglierebbe tutti quelli che lo guardano! Monica
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Ciao Monica, fa piacere di non essere gli unici ad essere in questa situazione. Al nostro bimbo per il momento hanno prescritto occhiali con lenti filtro di colore arancione, anche il tuo bimbo porta questo genere di lenti??? Comunque è vero questi bimbi sono molto belli e senza dubbio non passano inosservati anche se quasi sempre il nostro bambino viene guardato come se fosse un extra-terrestre, succede anche a te? Ciao Luca
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Ciao a tutti, anche il mio bimbo di 14 mesi è albino, ma contrariamente a voi non ci sono albini nella mia famiglia o almeno di generazioni recenti. Anche lui porta gli occhiali da sole con lenti filtranti, molto spesso è guardato con curiosità e alcune volte mi è stato chiesto da quale paese venisse pensando che fosse straniero. Stefania.
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Ciao a tutti. sono Julie e ho due bambini albini di 11 e 9 anni. Anche nelle nostre famiglie non c'è nessun albino a memoria d'uomo. Comunque i miei figli, nonostante le difficoltà giornaliere sia fisiche che psicologiche, stanno crescendo sereni e tranquilli, perchè io e mio marito gli stiamo insegnando che non sono diversi e li stiamo inserendo in tutti gli aspetti della società. Anche loro hanno occhiali da sole con lenti filtranti colorate. ciao a tutti.
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Ciao a tutti...anch'io sono daccordo con Voi, mio figlio di 4 anni, oca1, è bellissimo. Per le lenti usa lenti polarizzanti con filtro a 570 nm (non le arancioni insufficienti alla luce solare ma le rosse). Sono ad oggi alla ricerca di una buona montatura x lenti graduate, avvolgente che possa proteggerlo anche dai raggi laterali e sovrastanti. Se ne conoscete qualcuna indicatela!!! Ciao
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Ciao a tutti. Sono la mamma di una bimba albina di 8 anni, più bionda che bianca. Spesso mi viene chiesto se sia straniera. Sia per le sue caratteristiche fisiche (per me è molto bella) che per il suo indistruttibile buonumore, che trapela da ogni suo comportamento, diventa in ogni nuovo ambiente subito ben accetta, simpatica e ben impressa nella memoria, specie per un secondo incontro. Questo mi sembra comunque una buona tattica per allacciare molti più rapporti interpersonali di noi, comuni normodotati, che spesso camminiamo, sostiamo in ambienti pubblici senza nemmeno renderci conto di chi ci è intorno...... Non è ancora mai capitato un rifiuto di mia figlia scaturito dalle sue caratteristiche fisiche....
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I bambini fanno sempre una gran tenerezza sopratutto agli adulti, questo è naturale e bellissimo, ma vorrei fare un attimo l'avvocato del diavolo riportandovi al tema del forum ed avere qualche risposta magari da parte di albini già adulti, in merito alle loro esperienze in relazione al problema che ho posto e cioè se l'albinismo può essere un ostacolo per la vita sentimentale e se si per quale motivo. Dai parenti dei bambini albini invece sarei curioso di sapere in che modo questi superano eventuali difficoltà nella vita di relazione. Proprio i più piccoli infatti, sono spesso in grado di stupirci con la loro semplicità e le loro strategie a tal punto da fare sovente invidia a noi adulti.
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Non chiedetevi cosa gli altri possono fare per voi, ma cosa voi potete fare per gli altri.
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Ciao a tutti, il mio bimbo nelle relazioni sociali se la cava molto meglio di me! L'ultimo episodio che mi rammento, nella sala di attesa di un aeroporto si infila in un gruppo di bimbi intenti a giocare, ed alla solita noiosa affermazione "come sei bianco!!" il mio bimbo risponde sicuro: "è merito della mia mamma se sono così bello!!!" Monica
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Ciao a tutti Vedo che i genitori di albini sono in maggioranza... gli adulti si sono arresi? Per tornare all'argomeanto di discussione, Eli non si "fila" proprio gli sguardi straniti delle bambine un pò più grandicelle, che si scambiano occhiate strane e sornione.. Forse non avverte la malizia che ancora non ha. Le lascia nella loro ignoranza, chiede loro se vogliono fare amicizia. Ma se la risposta è negativa, il peggio è per loro: lei passa avanti al prossimo "contatto". A scuola non ha grandi problemi: è ben voluta da quasi tutti i compagni, che sanno del suo problema ma che non per questo la compiangono o le risparmiano nulla che non farebbero ad un altro compagno, scherzi o dispetti compresi.
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Ciao a tutti. Sono Laura ho 44 anni e sono albina oculocutanea. Voglio riprendere la domanda di Giancarlo e dire che l'albinismo, per me, non ha rappresentato un problema per la mia vita affettivo-relazionale. Beh all'inizio chi non mi conosceva restava un po' "impacciato", ma poi le persone imparavano ad andare oltre certi limiti fisici e ad apprezzarmi come persona, nella mia globalità. Sono ben altri i problemi che possono portare a "soffrire" di disagi relazionali! Ne sono fermamente convinta, oggi, più che mai!
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"ALZATI E CAMMINA"
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Son d'accordo con te Laura!! Non credo che l'albinismo in sè sia un limite nella vita affettivo relazionale, anche se a volte nemmeno io ne sono pienemente convinto. Ritengo invece che conti molto il livello di autostima che ciascuno di noi raggiunge, oltre naturalmente ad una sana compagnia... Nel corso della mia vita ho spesso avvertito un disagio acuto e inesprimibile a contatto con certe persone. Penso che una delle sensazioni più deprimenti che si possano provare sia quella di sentirsi soli anche quando si è in mezzo agli altri.... Ma ciò vale spesso anche per chi albino non è.... Il vero problema oggi risiede nella preoccupante diffusione di modelli che esaltano costantemente l'aggressività, l'intraprendenza smodata e l'emulazione, oltre naturalmente al sacrificio dell'essere sull'altare del fare... Insomma, ci sentiamo sempre in dovere di dimostrare qualcosa a qualcuno e ci vergognamo di esprimere le nostre fragilità per timore di essere etichettati o addirittura scartati... Che fare? Una delle migliori contromisure è la vicinanza e il supporto che un genitore saprà dare al proprio figlio specie in età adolescenziale. A qusesto proposito, mi sembra giusto richiamare l'attenzione degli educatori: l'adolescenza oggi è profondamente diversa da quella di 20 anni fa. Anche se ingenuamente potremmo pensare che in fondo i problemi dei giovani siano sempre gli stessi, la televisione, internet e in generale tutti i mezzi di comunicazione di massa propongono ai nostri ragazzi modelli e comportamenti che, seppure non sempre necessariamente negativi, erano impensabili fino a pochi anni fa... Io ho compiuto 18 anni nell'ormai lontano 1998 ed ero sicuramente molto più ingenuo rispetto a un ragazzino di oggi... Credo, pertanto, che il segreto di un buon pedagogo sia quello di saper dosare mitezza e autorevolezza e di aiutare i propri figli (albini o meno) a maturare la consapevolezza che esiste sempre un limite alle nostre libertà, un limite che va accettato serenamente e che sta alla base della nostra coscienza critica!! Francesco
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"I veri amici amano condividere i momenti preziosi che la vita riserva loro, come le piccole cose dell'esistenza per cui vale la pena di vivere ogni giorno" S. Bambarèn
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Io, al riguardo, sono molto incerta. So con sicurezza che l'albinismo – il limite oggettivo, ma soprattutto il mio vissuto, la percezione delle persone che ho incontrato, l'elaborazione che ne ha fatto la mia famiglia, ecc - mi ha condizionato pesantemente in positivo e in negativo: vincolo e risorsa. So anche che la rappresentazione interna della nostra esteriorità è determinante nei rapporti con gli altri, ma ci sono migliaia di caratteristiche fisiche che, al pari delle nostre, possono farci sentire diversi, soprattutto nell'adolescenza. Io ho avuto molta facilità nelle amicizie e nella socialità, anche se nelle situazioni di gruppo tendo ad autoescludermi, oggi meno di prima. Ma la mia vita affettiva è stata, sì molto intensa e sicuramente vissuta, ma travagliata e infruttuosa dal punto di vista della stabilità e della famiglia. Quanto questo sia dovuto all'albinismo e ai risvolti che ha avuto dentro di me, non saprei dire. Certo, la mia storia può essere letta solo a partire da lì, ma di fatto ho molte amiche che non hanno apparentemente problemi di sorta, che condividono le mie stesse difficoltà. Posso dire, però, che nell'impatto fisico non ho mai avuto problemi: ho incontrato molti uomini attratti proprio da certe caratteristiche, ma ho sempre finito per interessare persone che mi hanno avvicinata per una presunta (secondo loro) fragilità e la conseguente possibilità di sentirsi forti ed esercitare un potere, salvo poi scontrarsi con una donna in realtà forte, determinata, che rifiuta per principio ogni forma di accudimento. E poi il tema dei figli, della possibilità di introdurre un gene malato, è stata drammaticamente presente nella mia storia. Accidenti, mi stupisco per prima di quanto di me sto raccontando! C'è un bel clima su questo forum, grazie a tutti. Lucia
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"Non si vede bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi" Antoine de Saint-Exupéry - Il Piccolo Principe.
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Salve, ns figlia ha 19 mesi con condizione oculocutaneo. Spesso penso al futuro di mia figlia, se troverà o meno un compagno che la sappia amare più che accudire. Mi auguro che con la nostra educazione non trasmettiamo ansie e paure, mi auguro anche che lei riesca ad avere una famiglia. Dico solo che ad oggi noi non abbiamo fatto alcuna indagine per capire le probabilità di avere altri figli affetti o sani. A cosa servirebbe scoprire che c'è il 100% o il 50% di avere figli sani o meno. Vorremmo avere altri figli, Dio se vorrà farà la sua parte.
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Caro amico (non so il tuo nome), la tua mi sembra una preoccupazione eccessiva ed eccessivamente prematura, vista la tenerissima età della bimba! Al riguardo dei limiti e tutto ciò che ne può conseguire, ti consiglio, caldamente, la lettura del libro: "E li chiamano disabili" di Candido Cannavò, recentemete scomparso, purtroppo. Non è facilissimo trovarlo, ma ti suggerisco di provare. Leggilo e ti si apriranno gli "occhi"! Poi ricorda che chi ama, ma veramente, va al di là dei limiti, dei difetti, delle apparenze e degli stereotipi di falsa perfezione che purtroppo la nostra società vuole indurci come valore essenziale per una bella vita vincente e felice!!! Non lasciamoci "contaminare". Guarda al presente che già di suo presenta gioie e dolori, come per tutti noi esseri umani, chiaramente :-) Laura B
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"ALZATI E CAMMINA"
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Ciao drdimonaco, sono profondsmente convinto che il segreto di un'educazione sana ed ecquilibrata sia quello di insegnare ai propri figli ad essere sè stessi, senza vergogna nè rancori. Anche io (come la saggia Laura) sono convinto che le difficoltà di questa sfida siano oggi legate, più che al limite in sè, alla diffusione di modelli che esaltano la perfezione e che suscitano in chi ha una ridotta autostima un'insidiosissima ansia di perfettibilità (da non confondersi con il perfezionismo, dato soggettivo che ha spesso dei risvolti positivi). Comunque stai tranquillo: tua figlia non avrà bisogno di essere accudita e, sono certo, che ti e vi sorprenderà... Eppoi, ehy quanta fretta, è ancora piccina, piccina...! Un cordiale saluto Francesco
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"I veri amici amano condividere i momenti preziosi che la vita riserva loro, come le piccole cose dell'esistenza per cui vale la pena di vivere ogni giorno" S. Bambarèn
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Nivea…, Lucia, condivido appieno la tua posizione circa l'influenza positiva e negativa dell'albinismo. Positiva perché epura i nostri incontri da superficiali, idioti e poveri di spirito (senza distinzione di genere). Negativa perché l'epurazione è incompleta ed inefficace :). Fatto sta che come dici tu Lucia, l'albinismo ha sicuramente determinato le persone che siamo. “Risorsa e Vincolo”. Ciò che sicuramente ci vincola è l'ipovisione. Il vincolo si manifesta sul nascere di relazioni sociali, affettive e sentimentali e non durante l'evoluzione di queste. Non riusciamo a godere di ammiccamenti e sguardi interessati, segno che siamo oggetto di attenzioni altrui. Non riusciamo a cogliere le sfaccettature della comunicazione non verbale che permea ogni nostro contatto sociale. È vero però che molti dei così detti “normovedenti” guardano ma non vedono. Ecco perché ritengo che alla fine il conto sia uguale per tutti. L'instabilità dei rapporti affettivi è un malessere diffuso nella società di oggi. Sia chiaro non dico che non possiamo avere relazioni stabili, positive e durature, dico che non è tutta colpa dell'albinismo. Per alcuni di +, per altri di -, per altri ancora per nulla. Abbiamo tutti una scelta nella via, può non piacerci ma c'è. Io ho scelto di trattare l'albinismo come amico, come risorsa, come carattere identificativo e non come nemico, vincolo o carattere discriminatorio. Saluti a tutti. Maria.
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Una parola non definisce una persona, poichè essa si definisce attraverso le proprie azioni.
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Ciao a tutti come molti già sanno io fino a un anno fa dicevo sempre che ero tedesco non albino, poi grazie a persone splendide, ho accettato la mia malattia, tra virgolette malattia, credo che l'amore vada al di la della pelle, della vista e del colore dei capelli, io sono innamorato perennemente, a volte corrisposto a volte no, ma come me tantissima altra gente.
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Mi dispiace aver latitato tanto negli ultimi tempi. Mi scuso con tutti, in particolare con Maria che ha rilanciato la discussione a partire da temi che avevo introdotto. Vorrei solo aggiungere che, fra le caratteristiche dell'albinismo, quella che più mi pesa e mi fa sentire diversa è lo strabismo. Per il resto non avrei problemi; anche la pelle bianca, che rimane bianca anche in piena estate, un tempo oggetto di derisione anche per strada, adesso mi sembra che sia culturalmente accettata. Approfitto così per riagganciarmi anche ad un'altra discussione: la tintura dei capelli. Come Laura anche io uso un leggero riflessante - per ora dorato-miele, ma forse seguo il consiglio e cambio -, ma ho sempre rifiutato cambiamenti drastici, perchè, ammesso che siano possibili, darebbero comunque un'idea falsata di quello che sono realmente. Meglio che le persone sappiano già dal primo impatto con chi hanno a che fare, tanta fatica in meno. Spero di continuare a dare il mio contributo, anche se in certi periodi evidentemente faccio più fatica. Un caro saluto a tutti.
PS: ho conosciuto telefonicamente il simpaticissimo Claudio.
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"Non si vede bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi" Antoine de Saint-Exupéry - Il Piccolo Principe.
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Salve a tutti mi chiamo Federica, albina oculo cutanea, io penso ke il problema risieda nell'ignoanza delle persone e mi spiace dirlo, e sono certa di quello che affermo, soprattutto in Italia io ho viaggiato moltissimo nel mondo, nessuno ti guarda ti fissa o fa battutine perchè sei diversa, al difuori dell'Italia il diverso è normale, per quanto mi riguarda ho avuto difficoltà durante la mia adolescianza, ma poi col passare del tempo no, alcuni miei ex ragazzi quando gli dico che sono albina neppure ci credono, faccio una vita normalissima mi sono laureata lavoro al cto di Firenze vivo da sola ho avuto una storia di otto anni e una di tre finite non certo perchè sono albina, e poi mi riferisco alla signora con la bimba albina, sua figlia non dovrà essere accudita da nessuno, io vedo pochissimo, molto meno di quanto vedono normalmente gli albini vedo 1/60 che è una sessantesima parte di un decimo, vivo da sola da quando ho diciannove anni mi sono laureata sono una Dottoressa, insomma ritornando poi al discorso di Giancarlo io non ho mai avuto problemi con i ragazzi e se ora sono sola è per mia scelta non perchè non mi fili nessuno perchè sono albina, purtroppo non riesco a mettere la foto non me la carica vorrei farla vedere a quella signora preoccupatissima per la sua bimba vorrei conoscerla perchè comprendo le sue preoccupazioni ma ora grazie ad internet può parlare con persone che vivono direttamente o indirettamente il problema i miei genitori non sapevano di certo con chi parlare ne tantomeno cosa fosse l'albinismo visto che mio fratello non ne è affetto ed era il primogenito, io sono d'accordo con chi dice che molto dipende da come noi ci porgiamo con gli altri io personalmente senza falsa modestia riscuoto successo,,, un saluto a tutti con affetto Federica
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Salve ancora io. La gente guarda perché i capelli troppo biondi destano curiosità in quanto – in italia – ve ne sono pochi. Ho incontrato al mare – due estati fa una bimba bionda – biondissima il colore dei suoi capelli era uguale al mio – ma lei aveva 2 anni. L'ho rivista l'anno successivo e già stava scurendo. Perché – questo è capitato anche a mia figlia nacque quasi bianca tanto che io temevo per lei – fosse albina come me... ma poi col tempo si è pigmentata oggi è castano chiaro con gli occhi bleu. Io mi sono sempre proposta come bionda perché inconsapevole – e mi ha aiutata molto. Sono stata corteggiata e amata. Mi sono sposata da poco quando la mia bambina aveva circa 4 anni – col suo papà. A dire la verità – quando ho scoperto di essere albina temo un po' a mettere al mondo altri bimbi perché temo per la vista. A me è andata bene ma non so... Personalmente – in quanto a bellezza – gli albini e soprattutto le donne le trovo bellissime eteree e stupende. Quel candore quei capelli... io mi piaccio. Anche i miei occhi mi piacciono – infatti trovo riscontro... sono come dice mia figlia "ghiaccio" rari dice lei!!! E in molti li han trovati belli. No nessun problema affettivo sentimentale dipende da noi non dagli altri e la sicurezza che trovi in te stessa che aiuta gli altri a relazionarsi con te.
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gli audaci forse vivono poco - ma chi non osa non avrà vissuto mai!!!
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Che belle cose che dici, Claudia, grazie, grazie di cuore per donarci parti importanti di te, della tua vita e delle tue esperienze "intime". Ciò è e sarà di grande utilità per albini e non. La sicurezza in se stessi, il "far perno" su di noi, ecco la forza di ogni essere umano e soprattutto di chi si discosta dalla "normalità", da uno "standard". Anch'io mi piaccio abbastanza e da qualche mese non faccio neanche più il mio "fantastico" riflessante dorato dell'Oreal. Le colleghe, a lavoro, mi dicono che il mio colore al naturale mi dona. Addirittura una di loro, qualche anno fa, se li è fatti quasi come i miei, ma le difficoltà di ottenere la stessa tonalità son state grandi, perchè lei è castanissima e il parrucchiere non poteva di certo "bruciarglieli" con le procedure chimiche. Poi, dopo qualche mese, ha desistito... il capello si stava idebolendo e la ricrescita scura era orribile. Quindi, ragazze! Godiamoci il fascino della "diversità". Amiamoci per prime/primi e l'amore verrà. Grazie Claudia. PS Anche a me sul colore degli occhi, che è sul viola azzurro, mi hanno sempre fatto i complimenti, anche se strabica:-) Ciaooooo Laura B
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"ALZATI E CAMMINA"
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Premetto che oggi sono particolarmente "storta", ma voglio scrivere ugualmente perchè non ci sono solo i momenti di entusiasmo ed è importante condividere anche quelli più bui. Mi dispiace, ma io non condivido tanto ottimismo. Io non mi piaccio, perchè secondo me sono gli occhi che fanno la differenza. Vivo bene con la mia pelle chiara che oltretutto si è mantenuta giovane non essendo esposta al sole, ricevo complimenti sui capelli, persino sul colore degli occhi e tanti apprezzzamenti sul fisico perchè faccio molta palestra, mi sono impegnata tanto per migliorarmi in tutto ciò che era in mio potere e posso ancora togliermi lo sfizio di vestirmi da giovincella. Direi anche che sono una che al primo impatto piace agli uomini, mi capita ancora di essere avvicinata per strada, ma lo strabismo per me è un grosso problema e sono certa che lo è anche per chi ha a che fare con me. E dopo tanta psicoterapia non ho ancora superato la paura che chi mi sta vicino si vergogni di me; si tratta di una paura inconsapevole, subdola, ma quando a posteriori vado ad analizzare certe scelte o certe situazioni di sofferenza, mi ritrovo sempre lì, al tema della vergogna.
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"Non si vede bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi" Antoine de Saint-Exupéry - Il Piccolo Principe.
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Lo strabismo non è cosa da poco, è vero. Diversi anni fa, quando ancora frequentavo l'università e un caldo e vivace gruppo di coetanei, dopo un paio di anni circa che ci frequentavamo, trovai il coraggio di chiedere ad uno di loro se il guardarmi, se il mio strabismo gli dava fastidio. Lui in tutta sincerità mi rispose che inizialmente, vista la "novità" del caso, aveva avuto qualche difficoltà perchè non capiva bene dove guardassi, ma, nel tempo, non aveva più fatto caso ai miei occhi perchè aveva imparato a conoscermi e mi guardava nel mio insieme, per quello che dicevo, per il modo in cui mi ponevo, ecc... In pratica il "problema" - se così vogliamo dirla - era solo il mio. Per lui e anche per gli altri, c'era Laura, con le sue battute, le sue capacità, le sue vivacità, la sua puntigliosità e polemicità, la sua disponibilità ed accoglienza ecc... Mi dissi, allora, che dovevo fidarmi delle sue parole, perchè a domanda sincera e "rischiosa" doveva corrispondere risposta sincera e un po' "dolorosa"! E' vero, spesso le persone non capiscono dove guardo, se le stò guardando e come le vedo, ma non è cattiveria è solo, o almeno, spesso, questione di "ignoranza", cioè: ignorano, perchè non sono abituate alla diversità dalla norma, cioè occhi dritti. Io, generalmente, se la persona "vale" e se la situazione lo richiede, spiego e così tutto si risolve e siamo pronti a girar pagina e ad investire le nostre energie in altro che non siano imbarazzi, paure, vergogne, falsi pietismi o perbenismi. Tutte le volte che andavo a scuola a fare le supplenze, i ragazzini, appena entravo in classe, ridacchiavano, si parlavano all'orecchio e mi chiedevano perchè avessi gli occhi "così". I bambini son terribili, ma grandi insegnanti di vita, loro ti dicono apertamente tutto, non hanno filtri, e più piccoli sono e più sono limpidi. Io spiegavo, con calma e linguaggio adatto a loro, gli davo il permesso di chiedermi ad alta voce e il giorno seguente eravamo pronti per fare e pensare ad altro. Anzi loro erano molto carini con me e spesso in cortile o in giardino, alla ricreazione, mi aiutavano a radunarsi sapendo della mia difficoltà nel vedere lontano. Comunque non ho mai delegato ai piccoli poteri e doveri che competevano a me come adulta-insegnante, erano i loro gesti di affetto e manifestazioni di vera ed autentica empatia. Gli anni di supplenze scolastiche sono stati, ora posso dirlo, grandi maestri di vita, in cui ho recuperato "terapeuticamente" parti del mio passato doloroso di bambina "diversa". E' stata un po' una cura omeopatica: il simile con il simile. I bambini mi avevano, alcuni, in parte esclusa e derisa, i bambini, da adulta, mi hanno "accolta" e capita. Grazie Nivea per lo spunto che mi hai fornito. Mamma, che chiacchiera!!! Gianca, sta volta mi tirerarai le orecchie! So stata lunga, lo so:-) Laura B
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"ALZATI E CAMMINA"
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Ah, mi son scordata. Federica (Fefa) di che settore ti occupi in medicina? Sei medico al cto, ortopedico o altro? Pura curiosità. Se vuoi rispondi altrimenti è ok lo stesso:) Laura
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"ALZATI E CAMMINA"
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Grazie Laura, sapevo che potevo contare sul forum e su te e che il mio intervento, per quanto amaro, non sarebbe stato banalizzato. Nella quotidianità cerco di non pensarci, mi sforzo di concentrarmi più sui pregi da valorizzare che sui difetti, tanto che invecchiando sono diventata anche orgogliosamente più vanitosa (è stata una conquista volere più bene al mio corpo). Negli ultimi due anni, però, i temi legati all'aspetto e all'impatto sugli altri sono riaffiorati con prepotenza, semplicemente perchè mi sono innamorata. Non era certo la mia prima esperienza, ma mentre nel passato avevo incontrato (o scelto?) solo persone che, sì, mi piacevano, ma a cui attribuivo qualche difettucxcio fisico, questa volta il caso - ma davvero il caso - ha messo sulla mia strada un uomo che a me sembra bello, uno che al nostro primo incontro ho definito lucidamente con me stessa "fuori dalla mia portata". E invece è nata una relazione molto intensa, ma anche molto tormentata, perchè a me ha fatto riaffiorare tutti i sentimenti di insicurezza che credevo di aver superato. Ed è stato difficile anche per lui, molto attento all'esteriorità e perfezionista anche nel rapporto con gli oggetti, capace di piantare grane infinite se una cosa che compra non è perfetta... si è ritrovato a confrontarsi con quello che io chiamo "difetto di fabbrica". E' stata una sfida anche per lui, che si è rivelato molto sensibile e profondo. La prima volta che abbiamo parlato di albinismo lui mi ha raccontato con molta sincerità che al nostro primo appuntamento si era sentito imbarazzato perchè la cameriera che prendeva l'ordinazione mi guardava con curiosità, ma poi hanno preso il sopravvento altri aspetti. E non è certo stata un'intesa solo intellettuale, perchè nella nostra relazione c'è sempre stata una bellissima fisicità. Ma io ho affrontato questa storia con le stesse paure che avevo da adolescente, per esempio, non ho mai voluto frequentare la sua palestra per paura di metterlo in imbarazzo. Questo per dire che ci affanniamo tanto per superare limiti, paure, insicurezze, vediamo anche i progressi, poi la vita ci mette di fronte a qualcosa di nuovo e confonde le carte... Non c'è mai un punto di arrivo, è sempre tutto in divenire. E' il bello della vita, però, a volte, che fatica!
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"Non si vede bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi" Antoine de Saint-Exupéry - Il Piccolo Principe.
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Nivea non soffro di strabismo – ma – ho un'amica che ne soffre e non perché è albina - A me – personalmente – non ha mai creato difficoltà relazionarmi con lei. Vi chiedo il permesso di raccontarvi una storia e non credo di essere demagogica. In caso ditemelo... Questa storia l'ho letta da piccola – precisamente alle scuole elementari. Una bimba di circa dieci anni raccontava alle sue amiche di avere la mamma più bella del mondo. Ma giunte a casa – le amiche – nel vedere questa mamma descritta dalla propria bambina – senza apparente motivo – scappavano. Quando la piccola trovò il coraggio di chiedere alla mamma – il perché di questo lei le raccontò che tanto tempo fa – per proteggere la sua bambina dall'acqua bollente che cadeva da una pentola – si era ustionato il volto e che questo alla gente non piaceva! A me è rimasta dentro questa storia... miracoli dell'amore!!! Sono convinta – nivea – che ciascuno di noi – ha qualcosa che non gli piace e poiché non piace a noi – crediamo non piaccia nemmeno agli altri! Come dire – siamo noi che proiettiamo all'esterno quel che sentiamo dentro!!! Anch'io sono ancora piena di insicurezze – forse per una vita intera saremo insicuri ma è la precarietà del vivere che ci rende tali!!!
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gli audaci forse vivono poco - ma chi non osa non avrà vissuto mai!!!
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Farò un peccato ma devo confessarvi una cosa... Sapete che leggendo i vostri post mi sento orgoglioso di aver creato questo spazio, che un periodo, e Laura lo sa, avevo pensato di cedere. Stiamo o megliio state raggiungendo un livello di discussione talmente "aperto" e "profondo" che non può che essere un bene per la nostra comunità.
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Non chiedetevi cosa gli altri possono fare per voi, ma cosa voi potete fare per gli altri.
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Fai bene ad essere orgoglioso, ne hai tutti i motivi. Grazie. Lucia
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"Non si vede bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi" Antoine de Saint-Exupéry - Il Piccolo Principe.
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