Albinismo    

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Autore Problemi affettivi e sentimentali
aza aza
Utente

254 messaggi
Ma gli uomini? Dove sono gli uomini (albini e non) in questo tipo di discussione?
Ragazzi! Se non lo avete capito è un INVITO ad esprimervi, si, ad esporvi, ad aprirvi e ad aprirci il vostro interno........
Laura B

"ALZATI E CAMMINA"
Inviato il 9/29/2010 4:00:58 PM Quota

nivea nivea
Utente

92 messaggi
Sopportatemi, sono in fase di esternazione. Ma da tempo ho in testa l'idea che gli uomini albini abbiano meno difficoltà delle donne nell'affettività. Vi prego, smentitemi!!! Tanto per dirne una, che non sarebbe proprio da poco, conosco uomini albini che hanno figli mentre Claudia - che fra parentesi ringrazio e scusa se non ho potuto risponderti subito - è la prima donna albina con figli che conosco. Questo sarebbe un dato oggettivo, ma può essere una casualità, non è detto che quello con cui sono entrata in contatto io sia la realtà. Per il resto credo che in generale gli uomini siamo meno abituati di noi a parlare di affettività, ma confermo l'invito di Laura.

"Non si vede bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi" Antoine de Saint-Exupéry - Il Piccolo Principe.
Inviato il 9/29/2010 8:33:27 PM Quota

Isa Isa
Amministratore

258 messaggi
in effetti, Nivea, mi trovi della tua stessa idea. anche io credo che per un uomo sia + semplice. Forse come dici tu si fa meno problemi, oppure noi ce ne facciamo troppi. Ti dirò che da quando ho smesso di preoccuparmi della gradevolezza o meno del mio aspetto, curando + la personalità ed il carattere, ho notato maggior interesse degli altri nei miei confronti. Forse, e dico forse, è questa la soluzione; "non dare importanza al problema a tal punto che il problema svanisce".
Maria

Una parola non definisce una persona, poichè essa si definisce attraverso le proprie azioni.
Inviato il 9/29/2010 11:32:02 PM Quota

Lexie Lexie
Utente

31 messaggi
Effettivamente, gli uomini si fanno meno problemi rispetto alle donne, in generale.
Osservando mia figlia, se pur ancora bambina, ostenta una certa vanità piuttosto esilarante e simpatica! Questo non succede ai maschietti.
Il discorso estetica è – a parer mio – una caratteristica esclusivamente femminile e questo inibisce un po' le nostre relazioni.
Però – allo stesso tempo – noi donne degli uomini non osserviamo tanto l'estetica.
Però – io ribadisco – e non riguarda solo me... Io trovo molto belle le donne albine – non so quel candore quei capelli – ho incontrato a un supermercato – una commessa albina aveva dei capelli riccissimi lunghi color platino... Eterea stupenda!!!
Poi lo strabismo come il naso grande!!! Su ragazze!!! Sono dettagli!!! E noi siamo un insieme di dettagli che ci rende ciascuna unica proprio esattamente così com è!!!

gli audaci forse vivono poco - ma chi non osa non avrà vissuto mai!!!
Inviato il 9/30/2010 8:57:04 AM Quota

aza aza
Utente

254 messaggi
Sante e sane parole: "dettagli.....".
Ieri sera ho avuto a cena un mio carissimo amico, così, nel vario del discorso, gli ho chiesto come aveva vissuto il mio strabismo e come lo vive oggi (a distanza di 12 anni dal nosto primo incontro), proprio sull'onda dei nostri discorsi del forum.
Lui mi ha detto con estrema franchezza che certamente è una cosa che si nota e che inizialmente, non essendo abituato, ha cercato di comprendere come e dove guaedassi..., poi ha capito che avrebbe dovuto focalizzarsi su "quello dritto" e la cosa si è archiviata lì. Per lui non è affatto un problema perchè mi vede e mi vive come Laura, persona, nella mia globalità. Quindi: DETTAGLI......, SIAMO UN INSIEME DI DETTAGLI:-)
Andiamo avanti
Grazie anche a te Maria, perchè quel che asserisci è verità. Sono convinta che una persona sia interessante non solo per il suo esterno, ma anche per il suo mondo interno. Io ho lavorato e lavoro molto sull'interno, ma non disdegno di curare e valorizzare anche l'esterno.
Saluti
Laura B

"ALZATI E CAMMINA"
Inviato il 9/30/2010 1:44:22 PM Quota

Lexie Lexie
Utente

31 messaggi
Luca, monica, (...) vi prego di perdonare la mia curiosità – mi piacerebbe sapere in merito ai vostri papà super biondi... visto che all'epoca non si parlava di albinismo – come se la cavavano con la vista con la luce con il sole?
Visto che il mio albinismo è stato diagnosticato tardi – ho trascorso l'infanzia da superbionda... e se non mi avessro parlato degli evocati visivi – neanche avrei saputo – con certezza di essere affetta da albinismo!!!


gli audaci forse vivono poco - ma chi non osa non avrà vissuto mai!!!
Inviato il 9/30/2010 5:07:43 PM Quota

nivea nivea
Utente

92 messaggi
Voglio condividere un fatto divertente successo proprio oggi. Quando si dice le coincidenze! Mi sono trovata a parlare dei miei problemi di vista (parlando di spostamenti, patente, ecc.) con una mia insegnante di palestra, una bellissima ragazza che mi ricordava ridendo di sè stessa di come per tanto tempo abbia pensato che io fossi ossigenata. Quando le ho detto "ma dai, dagli occhi si vede..." lei mi ha risposto "ma io non guardo mai le persone negli occhi. Perchè, cosa hanno i tuoi occhi?". Quando le ho parlato di strabismo, lei mi ha risposto "ce l'ho anch'io, guarda. Per questo non guardo mai le persone negli occhi".
Si commenta da sè.

"Non si vede bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi" Antoine de Saint-Exupéry - Il Piccolo Principe.
Inviato il 9/30/2010 10:24:46 PM Quota

aza aza
Utente

254 messaggi
A me piace molto guardare le persone negli occhi, avvicinandomi un po' e con chi ho confidenza, E' una bellissima forma di intimità e mi è anche di aiuto per andare al di là di imbarazzi, sensi di superiorità o di inferiorità. Mi fa sentire "alla pari" e mi consente di cogliere l'essenza dell'ìinteriorità dell'altro. Non dico che sia facile, ma ci si può arrivare e... molti imbarazzi cadono.
Laura b

"ALZATI E CAMMINA"
Inviato il 9/30/2010 10:32:47 PM Quota

nivea nivea
Utente

92 messaggi
Ti do pienamente ragione, infatti me lo vivo come un limite su cui lavorare e, come ho detto nell'altro spazio, la principale motivazione che mi spinge alla biodanza è proprio questa, anche se in apparenza c'entra poco.

"Non si vede bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi" Antoine de Saint-Exupéry - Il Piccolo Principe.
Inviato il 9/30/2010 10:50:22 PM Quota

Lexie Lexie
Utente

31 messaggi
Aldilà del fatto che non guardare negli occhi una persona possa essere ‘sbagliato o no', questa testimonianza, oltre ad emozionarmi positivamente, rafforza la mia tesi: siamo un insieme di dettagli – sia fisici che caratteriali.
Io, personalmente, ho sempre preferito sentire cosa mi trasmette una persona piuttosto che osservarla nel suo aspetto.
È chiaro che una persona di bell aspetto si fa notare, ma non ha mai influenzato le mie relazioni in merito.

gli audaci forse vivono poco - ma chi non osa non avrà vissuto mai!!!
Inviato il 10/1/2010 9:24:55 AM Quota

aza aza
Utente

254 messaggi
Aggiungo anche un'altra cosa e credo non da poco, o di poco conto. Per il lavoro che svolgo, guardo le persone, certo non le fisso, diamine! darebbe urto a chiunque! E le guardo con i miei occhi! Devo dire che nessun paziente che ho avuto, se n'è andato, abbandonando la terapia, per i miei occhi! O si sia sentito in imbarazzo o a disagio al punto tale da farmi capire che provava disagio per la mia estetica, o non accolto, compreso e funzionalmente aiutato, nel cammino analitico.
Questo è un fatto che stà ad indicare e sottolineare, che ciò che dice Lexie (Claudia) è proprio realtà. In campo professionale, la mia competenza non è data dalla posizione dei miei occhi, ma da tutto un insieme di fattori: personali e professionali.
Laura B

"ALZATI E CAMMINA"
Inviato il 10/1/2010 11:28:32 PM Quota

aza aza
Utente

254 messaggi
Per il mio compleanno, un carissimo amico, mi ha regalato il libro di Vittorino Andreoli: "Le nostre paure", che ho appena iniziato a leggere. C'è qualcosa che mi è parso interessante e voglio condividere con voi. "...Di certo ognuno ha la percezione di due corpi: quello che ha e quello che vorrebbe e a cui tende, modificandolo attraverso la nutrizione, il movimento, l'abbigliamento... Sono corpo, ma se il corpo è fatto di tante piccole parti, organi, zone, particolari minimi che io riesco a percepire, vuol dire che esiste un Io che lo sovrasta e che mi fa dire che ho un corpo, che quello è precisamente il mio corpo e che rimane mio anche se io muto... Come se l'Io guardasse il corpo dal di fuori, dall'alto, come se facesse parte di una diversa natura. ...L'identità non si lega al corpo fisicamente inteso, non alle ossa, non alle cellule della cute, non alla fisionomia che muta..."
Ciò significa che non possiamo e non dobbiamo identificarci coi "dettagli", come ben li definisce Claudia!
E' il nostro mondo interiore che ci condiziona maggiormente. "Confrontandoci con "l'universo dentro di noi" è possibile imparare a conoscere le angosce che ci RUBANO LA VITA per cercare di esorcizzarle e sconfiggerle" (Andreoli).
Un abbraccio
Laura B

"ALZATI E CAMMINA"
Inviato il 10/5/2010 9:29:15 PM Quota

nivea nivea
Utente

92 messaggi
Laura, è molto bello. Però.... non voglio fare il bastian contrario nè seminare negatività, ma... non tutti i dettagli hanno lo stesso peso e gli occhi sono un dettaglio non da poco. Almeno nella nostra cultura (forse è universale, ma non lo so) gli occhi e lo sguardo hanno un valore simbolico enorme nell'incontro, nella conoscenza, nell'interazione fra persone. Si dice addirittura che gli occhi sono lo specchio dell'anima e il nostro linguaggio è pieno di espressioni tipo "basta uno sguardo per capirsi" o "fin dal primo sguardo", espressioni in cui viene attribuito agli occhi il potere di veicolare l'essenza della persona. Sentirsi insicuri del proprio sguardo non è nemmeno paragonabile a sentirsi sovrappeso o essere insoddisfatte del seno piccolo, secondo me.

"Non si vede bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi" Antoine de Saint-Exupéry - Il Piccolo Principe.
Inviato il 10/6/2010 8:12:04 AM Quota

aza aza
Utente

254 messaggi
La sicurezza in noi stessi dobbiamo cercarla in noi non dal nostro sguardo, dal nostro peso, dalla nostra statura. Dentro di noi, in ciascun essere umano, c'è un mondo ed è da questo mondo che dobbiamo attingere "sicurezze".
Laura B

"ALZATI E CAMMINA"
Inviato il 10/6/2010 8:31:45 AM Quota

nivea nivea
Utente

92 messaggi
Da quello che vedo, tutti noi adulti albini siamo stati capaci di costruirci tanta, ma tanta sicurezza che ci permette di muoverci nel mondo come se i limiti non esistessero. Anzi, di più: non solo muoverci, ma dare anche un grande contributo in settori professionali importanti. Vedo attraverso il forum persone forti, determinate, vitali, profonde, con il valore aggiunto di aver dovuto affrontare qualche ostacolo, che arricchisce sempre. I nostri punti di forza li conosciamo, li vediamo tutti i giorni e non sono in discussione. Ma io credo che non ci sia niente di male a parlare anche delle nostre piccole fragilità, non può essere sempre tutto facile, non lo è per nessuno e non lo è in ogni fase della vita. Sarà che per me, come ho già detto altre volte, riuscire ad ammettere anche le mie debolezze è stato un punto di arrivo importante, esito positivo di un bel lavoro di psicoterapia. Perchè nella mia famiglia di albinismo non si è mai neppure potuto parlare, i miei genitori non avevano gli strumenti. Io devo solo ringraziarli, perchè aver data per scontata una "normalità" ha fatto di me la persona molto autonoma che sono oggi, mi ha permesso di affrontare il trasferimento in un'altra città, lontana dalla famiglia col solo dubbio che mio padre avrebbe potuto aver bisogno di me e senza che mi passasse neanche per un attimo per la mente che potessi essere io ad aver bisogno di loro. Però dopo essermi ascoltata, analizzata per tanto tempo, ora so anche che in certi momenti mi sarebbe stato utile anche essere accolta nelle mie fragilità e un po' più sostenuta nell'affrontarle. Perchè muovermi nel mondo come se avessi vista perfetta, perchè questo ci si aspettava da me, dovendo superare da sola limiti di cui neanche potevo parlare, mi ha procurato tanta ansia. Per questo adesso do molto valore alla possibilità di esprimere anche le mie paure, le mie fragilità, ora che ho costruito tutto il meglio che potevo fare per me, so che riconoscerle non mi bloccherà, ma mi aiuterà a migliorarmi. Credo che in questo contesto indubbiamente rassicurante per il futuro dei piccoli albini, sia utile anche per i genitori conoscere qualche potenziale punto di vulnerabilità. E sottolineo che a me è mancato essere "accolta", non protetta. Accogliere non vuol dire creare degli alibi o autoinvestirsi della responsabilità di proteggere da ogni esperienza negativa. Accogliere per me significa dare spazio e dignità anche alle insicurezze, alle paure che ogni persona ha, perchè è umano averne, ma sempre come punto di partenza per andare oltre insieme.

"Non si vede bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi" Antoine de Saint-Exupéry - Il Piccolo Principe.
Inviato il 10/6/2010 9:51:39 AM Quota

aza aza
Utente

254 messaggi
Certamente non è stato facile adeguarmi, se così si può dire, al mondo, con un deficit visivo ed un aspetto "insolito"! L'affetto, la stima, il rispetto e l'amore, non mi sono mancati, ma anche le invidie, le gelosie e le cattiverie. Oggi, che sono una donna e non più una bambina o una adolescente, posso dire che tutto ciò fa parte della vita. Della vita di ciascun essere umano: c'è chi è amato e apprezzato, ma anche invidiato ed isolato, a prescindere dal suo aspetto esteriore. Certo, per chi ha una diversità così marcata, alcuni problemi possono acuirsi, lo ammetto e ne ho fatto esperienza, soprattutto da ragazzina e da adolescente. Oggi, probabilmente alcune persone mi guardano con un'aria strana, ma io non ci faccio neppure caso. I bambini, ed è normale, sono quelli che mi guaedano con più curiosità. Poi basta un sorriso e qualche piccola spiegazione, se è possibile e tutto "passa".
Chi mi vuole bene, mi ama, e mi stima, lo fa a prescindere dal mio aspetto.
E comunque, dice un detto: "meglio essere invidiati che compatiti"! Io sono stata invidiata per il mio corpo (l'esser magra), per alcune cose che posseggo e per la mia spontaneità e competenza.
Teniamo duro e conviviamo con benevola serenità con i nostri limiti, legati alla vista, purtroppo.
Laura B

"ALZATI E CAMMINA"
Inviato il 10/6/2010 11:07:46 PM Quota

nivea nivea
Utente

92 messaggi
Beata te, Laura, che sei stata invidiata! Quasi, quasi ti invidio anche io per questo :-). Io mi sono sempre sentita l'amica sfigata, anche se onestamente, le tante persone che ho avute vicine, soprattutto nell'età adulta, non mi hanno mai rimandato questa immagine di me. Purtroppo ho avuto un imprinting negativo in adolescenza, paradossalmente in un gruppo parrocchiale a cui ero approdata, oltre che per una profonda fascinazione dal messaggio cristiano, perchè convinta che l'amore cristiano avrebbe contribuito farmi accettare di più. In realtà erano le figure adulte ad essere piuttosto carenti, e i ragazzi, si sa... Si era scatenato un massacro al più debole che ho subito per oltre cinque anni, perchè più mi sentivo rifiutata, più cercavo l'approvazione di quei ragazzi, in gran parte più grandi di me. E in famiglia non solo non dicevo niente, ma facevo finta di essere contenta. Considero l'essere incappata in quel gruppo una sfortuna anche più grande dell'albinismo. Perchè dai 13 ai 18 anni si forma l'identità, e la mia ormai è strutturata su quei messaggi negativi e non c'è complimento o esperienza positiva al mondo che la possa modificare a fondo, nonostante ci abbia lavorato tanto. Continuo a dire che più che dall'albinismo i problemi vengono dal modo in cui lo affronta le persone che abbiamo vicino.

"Non si vede bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi" Antoine de Saint-Exupéry - Il Piccolo Principe.
Inviato il 10/7/2010 9:55:04 PM Quota

Isa Isa
Amministratore

258 messaggi
Accidenti Nivea, quanto è impegnativo il tuo post! Tanto che ha richiesto una certa meditazione.
Certo, riuscire ad ammettere le proprie debolezze è difficile per qualunque essere umano e, quando ci riusciamo è un grande, enorme, gigantesco passo avanti per ampliare la conoscenza di noi stessi. È vero non c'è nulla di male nel raccontare anche i propri momenti no. Potrei raccontare di quando saluto qualcuno pensando di salutare qualcun altro, di quando non ho riconosciuto mia madre sul lato opposto del marciapiedi o di quando sono costretta a sdraiarmi a macchia di leopardo per leggere il prezzo del prodotto che sta nell'ultimo scaffale in basso, o di quando mi “maledico” di aver detto no alla danza. Mi sarebbe stato molto utile, in aggiunta al 1.78m di altezza, saper stare sulle punte per leggere il prezzo dell'altro prodotto che sta sullo scaffale + alto. Tuttavia non lo racconto, non perché me ne vergogno o per una sorta di pudore/protezione della mia personalità; non me ne lamento perché so bene che la situazione è questa e per ora non può migliorare (quanto è importante la ricerca genetica!), è più probabile che peggiori per via del fisiologico deperimento degli organi. Ti dirò di + la soluzione per evitare le suddette situazioni ”imbarazzanti” c'è e si chiama lente d'ingrandimento, monocolo e qualunque altra diavoleria tecnologica fin'ora inventata. Piuttosto dovrei lamentarmi della mia pigrizia nel non portarmela dietro.
Qual'è la morale di quel che ho raccontato? La morale é che, per quel che riguarda me, non espongo i miei momenti di debolezza perché non hanno nulla a che fare con l'albinismo.
Ho piena conoscenza dei limiti impostimi dall'albinismo e mi destreggio tra essi tutti i giorni. Le alternative e le soluzione, gli adattamenti e gli strumenti ci sono tutti.
Sai qual'è la cosa che + mi da sui nervi e mi fa perdere le staffe? Trovarmi alle corde, non aver scelte a disposizione. Non avere alternative tra le quali scegliere consapevolmente. E pensare che fino ad una decina d'anni fa avevo timore nel prendere qualunque decisione. Cosa mi ha cambiato? Le esperienze, le relazioni sociali, gli affetti familiari... la vita e non l'albinismo. Laura dice bene e non smetterò mai di sostenerla quando afferma che si deve raggiungere piena consapevolezza dei propri limiti e saperli accettare. Ecco perché parlo della mia esperienza di albina, xchè l'ignoranza, la mancanza di conoscenza è nemica della consapevolezza.
Bada bene, la mia famiglia non è stata un supporto, mi hanno insegnato a negare le mie difficoltà ed al tempo stesso hanno cercato di tenermi sotto una campana di vetro. Io non sono migliore di chiunque altro. Devo solo ringraziare il cielo di aver picchiato la faccia contro un palo in una giornata uggiosa che, di solito è il momento in cui vedo un po' meglio. Quanti pianti fatti per la brutalità con la quale ho aperto gli occhi sulla realtà.
I genitori qui iscritti devono capire che possibilità per una vita serena, dignitosa e realizzata per un albino ce ne sono molte sotto la luce della conoscenza.
Scusate l'eccessiva lunghezza del post. Ma ho usato le parole che ritenevo giuste scrivere. Ne + ne -.
Un abbraccio a tutti da Isabella.

Una parola non definisce una persona, poichè essa si definisce attraverso le proprie azioni.
Inviato il 10/11/2010 10:07:00 PM Quota

nivea nivea
Utente

92 messaggi
Che tenerezza, Isabella! Per non voler parlare delle tue debolezze le hai descritte in un modo che mi ha commossa, tanto mi ci sono identificata. Vedo che i nostri vissuti, anche se in età e con storie ed esperienze diverse, per molti versi sono sovrapponibili. Tutti quanti, evidentemente se siamo tanto autonomi, abbiamo imparato a convivere con i nostri limiti e a non dare troppo peso alle difficoltà quotidiane; anche io ho problemi al supermercato, eppure mi piace tanto andare a fare la spesa, mi piace cucinare e invitare persone, a costo di andare a fare acquisti in tre volte perchè in autobus non si possono trasportare tante buste. So in anticipo che è così e mi organizzo di conseguenza e non mi sono mai tirata indietro nella mia vita di relazione perchè "per me è più difficile che per gli altri". Anzi, è sempre motivo di soddisfazione vedere che, a parte guidare, posso stare bene al passo con i miei amici. Uno dei temi principali della mia psicoterapia è stato "imparare a chiedere ed accettare aiuto" senza sentirsi inferiori o sminuiti, perchè tutti, indipendentemente dai loro limiti, hanno prima o poi bisogno degli altri. Una mia cara amica mi ha insegnato molto dicendomi "se tu accetti che io faccia qualcosa per te, per esempio un passaggio in macchina che può farti risparmiare tempo, mi sentirò più libera di chiederti un favore quando sarò io ad avere bisogno". Ed è vero, ci sono infinite occasioni in cui sono io a poter dare agli altri. Io ho iniziato a vivere meglio quando ho imparato a guardare in faccia i miei limiti senza negarli; ammettere serenamente di avere delle difficoltà mi ha permesso di organizzarmi per affrontarle meglio. Per anni per studio e per lavoro ho viaggiato molto fra Firenze e Padova e Firenze e Trieste, arrangiandomi nelle stazioni chiedendo ai passanti disponibili il numero del binario. Solo da quattro anni ho accettato il monocolino, ma devo riconoscere che si vive meglio.

"Non si vede bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi" Antoine de Saint-Exupéry - Il Piccolo Principe.
Inviato il 10/12/2010 8:15:14 AM Quota

patty patty
Utente

27 messaggi
CIAO MIA FIGLIA FA LA PRIMA ELEMENTARE. LA MAESTRA DI ITALIANO NON HA ANCORA CAPITO CHE COS'E' L'ALBINISMO. TUTT'ORA SUPPONE CHE LA BAMBINA NON HA BISOGNO DI NULLA E TANTO MENO DELL'EDUCATRICE. INVECE L'ALTRA MAESTRA E LA SUA EDUCATRICE MI DICE IL CONTRARIO. QUESTA COSA MI FA MALE, PERCHE' HO DATO L'ANIMA PER AVERE UN AIUTO E QUESTO E' IL RISULTATO. MI SA CHE MI CONSIDERA MATTA. QUANDO ESCE DALLA PORTA DELLA SCUOLA E IO SONO DAVANTI A LEI NON MI VEDE FINCHE' NON LA CHIAMO OPPURE QUANDO SIAMO IN GIRO SE E' UNA DISTANZA DI NEANCHE 7OCM NON MI VEDE. FINORA I SUOI COMPAGNI NON LE DICONO NIENTE, FORSE E' ANCORA PRESTO. LA MAESTRA NON LA FA ALZARE PER ANDARE ALLA LAVAGNA QUANDO NON VEDE BENE. GLIELO SCRIVONO SU UN FOGLIO E GLIELO DANNO. QUESTO NON SO' SE E' GIUSTO O SBAGLIATO, MA VORREI CHE INCOMINCIASSE A CAVARSELA CON LE SUE FORZE. SPERO CHE IN FUTURO SIA TRATTATA COME UNA BIMBA COME GLI ALTRI, PERCHE' PURTROPPO LA DIFFERENZA LA FANNO. LO DICO SEMPRE C'E' MOLTA IGNORANZA E PURTROPPO LE CONSEGUENZE LE PAGANO LORO.
Inviato il 10/12/2010 3:24:21 PM Quota

Lexie Lexie
Utente

31 messaggi
ciao patty. Ho frequentato le scuole elementari/medie e superiori senza nessuna educatrice.
Mi piace l'idea che le insegnanti portino il foglietto scritto con ciò che c'è alla lavagna alla tua bimbetta, è un gesto non solo affettuoso ma anche comodo. Così – che lei – non si dovrà alzare facendo qualcosa di ‘diverso' per andare a leggere ciò che è scritto alla lavagna.
I compagni non dicono nulla e non diranno nulla...perchè, da questo punto di vista qualcosa è cambiato.
In una società come la nostra, che si avvia verso l'eterogenità, i bambini si abituano a vedere colori diversi ad ascoltare lingue diverse certamente faranno poco caso al colore dei capelli e alla vista di tua figlia.
Poi – sono convinta che i bambini non hanno sovrastrutture e preconcetti mentali, se accade è perché riflettono gli adulti di riferimento.
Tranquilla!!!
Io sono diventata biologa!!!senza l'insegnante di sostegno


gli audaci forse vivono poco - ma chi non osa non avrà vissuto mai!!!
Inviato il 10/14/2010 11:45:40 AM Quota

aza aza
Utente

254 messaggi
La scuola è molto cambiata da quando la frequentavo io , negli anni sessanta, lo so e amiche con figli me lo dicono....
Anch'io sono diventata psicoterapeuta, senza insegnante di sostegno! :-)
Ciò non vuol dire che l'aiuto non sia assolutamente necessario. I miei genitori mi hanno dato una mano, ed anche le mie compagne di banco, facendomi leggere dai loro quaderni o dandomi gli appunti che poi mi rivedevo con calma a casa. Avevo anche i l permesso di alzarmi e leggere da vicino alla lavagna. Tutto ciò, ripeto, non vuol dire che se oggi c'è l'opportunità di avere un insegnante di lettura o un educatore, tale opportunità non vada sfruttata, richiesta e "pretesa". Però non togliamo ai ragazzini la possibilità di conoscere le proprie risorse e sfruttarle. Intend0 dire che gli aiuti vanno bene, ma non l'iperaiuto, l'iperprotezione, perchè poi, alla lunga, si cresce con un'idea svalutante di sè, di non essere capaci, di non riuscire, di non essere all'altezza......insomma, crescere con una "falsa" e falsata idea di inferiorità che potrebbe riperquotersi anche sulla qualità delle relazioni affettive, sentimentali e relazionali, in genere.
Il motto è: AIUTO, MA CON CAUTELA
Mi piace pensare e vedere la vita come una metafora: una scalata piacevole in montagna, con adeguata conoscenza dei luoghi, delle proprie capacità, provvisti di adeguati strumenti (scarponi, giacca a vento, magliette a strati, occhiali da sole.....), una buona compagnia e un sano spirito di avventura, aperti a salire il più che si può per godere le bellezze dei paesaggi.
La vita è anche RISCHIO RISCHIAMO!
lAURA b

"ALZATI E CAMMINA"
Inviato il 10/14/2010 1:55:11 PM Quota

patty patty
Utente

27 messaggi
SONO MOLTO ANSIOSA E QUINDI VORREI AVERE IL MEGLIO PER LEI PER NON FARLA SENTIRE A DISAGIO. VEDIAMO COME VA QUEST'ANNO E POI VALUTERANNO SE IN 2' ELEMENTARE DARGLI ANCORA L'EDUCATRICE O NO. SONO IPERPROTTETIVA NEI SUOI CONFRONTI MA NON E' FACILE PER ME FARE DIVERSAMENTE. A PARTE LEI HO UN'ALTRA BAMBINA DI 10 ANNI E NON HA NESSUN PROBLEMA. FORSE ERO ABITUATA BENE CON LEI. PERO' CERCHERO' DI SEGUIRE IL VOSTRO CONSIGLIO E DI NON ESSERE TROPPO IPERPROTETTIVA. GRAZIE A TUTTI CIAO
Inviato il 10/15/2010 1:40:21 PM Quota

nivea nivea
Utente

92 messaggi
Cari amci, voglio condividere con voi questo pensiero. Oggi, mentre mi lamentavo (confesso... forse un po' piangevo) per i miei rapporti con l'altro sesso che continuano ad essere disastrosi e a farmi soffrire peggio che a 15 anni, una collega psicologa vicina alla pensione (per cui molto esperta e molto sagggia) mi ha detto "a brutto muso": "tu ti ostini a credere che il tuo handicap sia l'albinismo, ma tu, mia cara, hai con gli uomini un handicap ben peggiore: sei troppo intelligente e saggia, e quindi rompi i coglioni. Gli uomini in media si stancano di donne troppo intelligenti che li mettono di fronte a loro stessi". Io non credo certo di essere particolarmente intelligente, però, chissà che non sia vero che le cose vanno di pari passo, che il fatto di doverci arrangiare tiri fuori qualità con cui è difficile per gli altri confrontarsi. Sinceramente ora non ci credo, ma mi piacerebbe tanto crederci e avere un po' più di fiducia in me. Per questo lo condivido con voi. In effetti, voi siete tutte persone speciali.

"Non si vede bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi" Antoine de Saint-Exupéry - Il Piccolo Principe.
Inviato il 12/20/2010 4:43:49 PM Quota

Mister_77 Mister_77
Utente

26 messaggi
Donne... non siete un gruppo, siete un branco :))))
Da uomo albino mi vedo costretto ad intervenire a difesa della classe da chi dice che albaman è più facilitato nell'impresa delle relazioni.
...beh, io ho dovuto sudare ogni volta sette camicie per conquistare una donna per poi rendermi conto che era tutta una sfida (soprattutto con se stessi).
Sarebbe bello parlare con tutti voi in modalità "botta e risposta" perchè così si rischia di scrivere tanto dicendo poco. In tutti i modi noi dovremmo partire dal presupposto che comunque siamo persone come tutti gli altri, con i propri modi di fare, con il proprio carattere ecc ecc; le persone non albine non mi sembrano poi tutte capaci di relazionare... simpaticissime, socievoli e quant'altro; noi abbiamo un nostro "difetto" è vero ma nessuno è perfetto.
Per quanto mi riguarda, non sopporto l'idea di esser aiutato o compatito per cui a volte mi espongo poco quando ho qualche problema... e magari poi finisci per esser tu una fonte di aiuto per gli altri...
Sono cresciuto in un paesino, non ho mai avuto problemi rilevanti; ero tra i più bravi della classe e questo mi portava ad esser visto come un idolo. Alle scuole medie ho iniziato a rendermi conto che nessuna mi "veniva dietro" e per me era molto disagiante; non tanto il non avere la fidanzatina, ma il cominciare a capire di non esser come tutti gli altri...
beh sapete, ho rinunciato ad avere la fidanzatina fino all'età di 18 anni, da li le cose sono cambiate in quanto ho acquistato più sicurezza in me. L'errore che si fa, quì sono rivolto a Nivea, è che noi crediamo di dover sempre qualcosa a chi sta con noi... di esser grati per averci scelto nonostante le difficoltà che si creano nella loro vita stando con noi...! E' una caxxata pazzesca... COSì NON FACCIAMO ALTRO CHE FARLI SENTIRE A DISAGIO E, COSA ANCORA PIU' BRUTTA, LI CONSIDERIAMO (OVVIAMENTE NON FACENDOLO VOLUTAMENTE) NON ALLA NOSTRA ALTEZZA. Un'altra caxxata pazzesca è quella che dice la tua collega; non è vero che a noi non piacciono le donne intelligenti, e intelligente non vuol dire necessariamente esser rompicoglioni.
L'esser umano in genere è attratto dal bello, dalla perfezione fisica, dal potere, dal denaro eccetera ma nessuno ammette che in fondo si ama la semplicità, la pace con noi stessi i sentimenti veri...
Siamo vittime dello sviluppo economico e sociale che noi stessi abbiamo creato, è questa la realtà dei fatti: dobbiamo per prima cosa accettare noi stessi e poi relazionarci con gli altri e se le cose vanno bene gli si deve dar vita piuttosto che farsi mille paranoie... MENTRE CERCHI L'IMPOSSIBILE, STAI DISTRUGGENDO IL POSSIBILE...

Mister_77

...dove non arriverai con gli occhi...arriverai con la mente...
Inviato il 12/21/2010 11:51:14 AM Quota

Mister_77 Mister_77
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26 messaggi
Cmq sia, nelle relazioni in generale io sono il capobanda... fanno tutti riferimento a me e questo un pochino mi rompe ma mi fa anche tanto piacere.
Vivo in Emilia da 8 anni e ho una comitiva con cui esco e ho anche in Calabria gli amici che mi aspettano con cui nulla è cambiato da quando sono quì.
Ah... di donne ne ho tante... mia madre, mia sorella e le sue figlie... e poi c'è lei, calabrese doc, capelli scuri e carnagione olivastra... l'unica nota dolente è che insieme esaltiamo i colori della Juve.....:(

Mister_77

...dove non arriverai con gli occhi...arriverai con la mente...
Inviato il 12/21/2010 12:07:29 PM Quota

nivea nivea
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92 messaggi
Ma perchè è così difficile???? La natura mi ha dotata di un buon carattere, sono allegra, positiva, vitale... ho sempre accolto con gioia le cose belle che la vita mi ha offerto e so di avere una enorme fortuna: le ho sempre sapute riconoscere per tempo anche quando erano nascoste dentro cose apparentemente banali, mai mi sono rammaricata per aver capito tardi.... Anni di psicoterapia per imparare a smascherare tutti i giochetti che siamo tanto bravi a fare con noi stessi, per imparare a non sentirsi inferiori, nè superiori, nè "diversi" ma orgogliosamente unici, per imparare a chiedere ed essere anche consapevoli di poter dare... E mettiamoci pure la palestra e la cura di sè, che magari il suo briciolino di importanza la potrebbe anche avere, non si sa mai... Ma perchè, Mister_77, è tanto difficile trovare quella pace e quella serenità di cui parli, che pare che tutti cerchiamo? Che gli uomini preferiscono avere accanto donne intelligenti io voglio continuare a crederlo. E rompicoglioni io un po' lo sono anche, ma solo a lavoro.

"Non si vede bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi" Antoine de Saint-Exupéry - Il Piccolo Principe.
Inviato il 12/21/2010 1:14:33 PM Quota

nivea nivea
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92 messaggi
...e dimenticavo la cosa forse più importante: anni e anni (ormai tanti) di relazioni, di amicizie vissute pienamente, con le delusioni e gli errori, ma anche le soddisfazioni e le lezioni importanti, comunque sempre giocate sul campo... Ma che si deve fare di più per stare in pace e godersi la calda, rassicurante semplicità della vita di tutti i giorni?

"Non si vede bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi" Antoine de Saint-Exupéry - Il Piccolo Principe.
Inviato il 12/21/2010 1:44:14 PM Quota

Mister_77 Mister_77
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26 messaggi
Cara Nivea, che l'uomo per natura è insoddisfatto, è cosa risaputa e lo dissi anche in un post di un'altra discussione.
...per quanto riguarda la pace, beh, quella ce la darà solo il buon Dio...
Scherzi a parte, se ci fai caso, la vita è una continua lotta... con noi stessi, con la famiglia, con gli amici, i colleghi, il pc, il telefonino... la vita è questa e noi siamo perennemente alla ricerca di qualcosa che nella nostra mente è mitizzata ma che, una volta conquistata, siamo pronti a riggettare... l'insoddisfazione di quel che si ha è prettamente umano...
Fai come me, vivi la giornata senza uno scopo ben preciso, senza doverti per forza prefissare un obiettivo e... qualunque cosa accada, sarà sempre una cosa nuova e sorprendente... però non lasciarti mai andare: devi essere tu a vivere la vita e non la vita a vivere te...
Naturalmente ciò che dico riguarda una sfera particolare della vita, per il resto si deve sempre vivere per qualcosa, per un motivo... la propria formazione lavorativa, culturale... il resto verrà da se... quando meno te lo aspetti, come una bomba!!!

Mister_77

...dove non arriverai con gli occhi...arriverai con la mente...
Inviato il 12/21/2010 3:28:52 PM Quota

aza aza
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254 messaggi
EhEhehh! Che bel duetto:-) Complimenti. Che belle verità! Bravo Mister. Le vostre brillanti, profonde ed autentiche comunicazioni, mi toccano moltissimo e accendono un po di più una luce nel mio cuore e nella mia mente. Grazie, grazie veramente.
E' vero le cose semplici sono le più belle ed è anche vero che è molto difficile vivere e trovare la "semplicità", soprattutto in campo affettivo -sentimentale. Non sento di aggiungere altro a ciò che avete condiviso con noi tutti, perchè rischierei di ripetere e quindi di banalizzare contenuti veramente profondi. Grazie:-)
Abbracci e baci
Laura B

"ALZATI E CAMMINA"
Inviato il 12/22/2010 5:59:50 PM Quota

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