Albinismo    

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Autore L'ignoranza della gente comporta che.....
Lexie Lexie
Utente

31 messaggi
Salve
Poiché ho frequentato – oltre la scuola – dei corsi di danza classica – mi vedevo sempre indicare per il mio colore di capelli.
Ho imparato – per un metodo di sopravvivenza – di far passare la cosa come una qualità – tanto che una volta – dal parrucchiere – una ragazza chiese di tingersi i capelli del mio colore!!!
Però – c'è da dire che io non sapevo di essere albina – c'era un sospetto ma non certezza.
Però – ho notato che la gente – per albino/a – intende un tipo di razza piuttosto che un tipo di malattia... perchè a me mi si chiedeva se ero norvegese o albina.
Poiché – le sorelle di mio padre erano bionde... ma bionde!!! Il mio era ed è un biondo platino.
Anche mia figlia è bionda.
Quindi – i sospetti di mia madre cadevano sempre nel vuoto – anche perché la mia vista non è proprio compromessa.
Le trasparenze dell'iride – dicevano i vari oculsti delle varie strutture – è cosa comune a molte popolazioni – irlandesi/scandinavi – ma io non ero né scandinava né altro!!!

gli audaci forse vivono poco - ma chi non osa non avrà vissuto mai!!!
Inviato il 27/09/2010 11:38:38 Quota

Isa Isa
Amministratore

258 messaggi
L'ignoranza della gente, comporta che... arrivo tardi al mio appuntamento. Non + di 10 giorni fa, a Milano mi devo recare presso una biblioteca. Guardo su google il percorso da fare, la strada è semplice e "sempre dritta". Debbo però fermarmi ad un certo numero civico. Sul luogo, chiedo indicazioni su dove si trova la biblioteca. Una donna, con figlio adolescente al seguito, mi risponde: "vada sempre dritta, poi la vede". Le chiedo, a destra o a sinistra? Mi da cortesemente un punto di riferimento, ho problemi di vista e non so dove devo fermarmi. Mi dice: "Quando arriva, troverà un cartello, basta leggerlo"! Le ho risposto: "se mi presta i suoi occhi, lo farò ben volentieri" :)))))) Beata ignoranza! Il peggio però è che quando le ho fatto la domanda avevo già superato la biblioteca. :))))
Saluti. Isabella

Una parola non definisce una persona, poichè essa si definisce attraverso le proprie azioni.
Inviato il 09/11/2010 19:38:12 Quota

nivea nivea
Utente

92 messaggi
Isabella, solo ieri vagavo sotto una pioggia torrenziale fra fango e foglie dentro il vecchio ospedale psichiatrico di Firenze, praticamente una città dentro la città. Alla partenza i colleghi mi hanno pregata di non andare, ma per me era troppo importante, perchè speravo di poter sistemare in una residenza assistita che sta là dentro un paziente che non trova posto nel mondo. Scusa se mi permetto, ma un monocolino in questi casi non aiuterebbe? Io ci ho messo tanto ad acettarlo, l'ho usato la prima volta a 43 anni, comunque, con la pioggia e l'ombrelo è complicato lo stesso, perchè ci vogliono entrambe le mani per metterlo a fuoco. Ma a volte è meglio un po' di acqua della scortesia. Una volta alla stazione uno a cui avevo chiesto gentimente, con la gentilezza di chi si sente ingiustamente in difetto, di leggermi un binario, mi ha risposto seccamente "no".

"Non si vede bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi" Antoine de Saint-Exupéry - Il Piccolo Principe.
Inviato il 10/11/2010 05:59:18 Quota

aza aza
Utente

254 messaggi
Ragazze, gli ignoranti e maleducati ci sono e ci saranno sempre e lo saranno comunque, a prescindere da chi chiede informazioni.
Io il monocolino non ce l'ho, ma sarebbe utile, è vero. Solo che trovo tanto più comodo chieder (sono un pochetto pigra, in questo, lo ammetto).
Mia madre mi ha sempre insegnato che si può chidere e lei lo fa per prima, pur vedendo. Certo io lo faccio un po' di più, ma senza problema.
Dico che non vedo bene o che vedo poco, ed effettivamente ho sempre trovato persone che mi hanno dato una mano, chi più con il "cuore", chi un po' più per "forza", ma a me non importa, basta raggiungere l'obiettivo. Come si dice: "il fine giustifica i mezzi":-)
Ciaooooo
Laura B

"ALZATI E CAMMINA"
Inviato il 10/11/2010 16:17:06 Quota

Isa Isa
Amministratore

258 messaggi
Nivea, permettiti pure. Hai ragione. Quando il fatto è accaduto, stavo proprio recandomi presso un'associazione che qui a Milano fa provare gli ausili tecnico/ottico/informatici. Ho provato il monocolo e ne sono rimasta entusiasta. In quanto a pigrizia, su quest'aspetto, Laura, ci possiamo dare la mano :) ma ora che l'ho provato ho deciso di procurarmelo.
E' vero, se chiedi e dichiari la difficoltà visiva, la gente tende ad aiutarti per buon cuore o per buona educazione o per perbenismo, l'importante è che ci rispondano. Sul momento la situazione mi ha fatto rabbia per l'ignoranza dimostrata ma ora mi fa ridere. Buona serata a tutti.
Isabella

Una parola non definisce una persona, poichè essa si definisce attraverso le proprie azioni.
Inviato il 10/11/2010 20:50:34 Quota

Paolino Paolino
Utente

13 messaggi
Tutto sommato penso di essermela cavata con poco. Nel mio "orridiario" annovero queste battute rivolte nei miei confronti:
- "Ma ti sei versato il latte in testa?": scuole elementari
- "Barba Paolo!": dalle mie parti "barba" vuol dire zio, in particolare in questo caso il tipico zio anziano e non sposato che molte famiglie tengono in casa per pietà umana (o per intascarsi l'eredità): scuole medie
- "Eh guarda il tedesco che corre": detta qualche mese fa' da un ragazzotto genere "scemo-pagliaccio" mentre correvo per prendere un treno.

Un episodio più simpatico mi è successo invece qualche anno fa' mentre aspettavo un treno nella stazione principale di Torino. Era ormai una sera inoltrata e mi si è avvicinata una ragazza (molto carina, peraltro) che si è messa a parlare con me in qualche lingua nordica sconosciuta. Ci ho dovuto mettere un bel po' d'impegno e il mio inglese maccheronico per spiegarle che ero un italiano.

Ciò detto non vorrei che i genitori di bambini albini si scoraggiassero leggendo queste cose. Al giorno d'oggi basta essere anche solo un po' diversi dai modelli proposti (imposti?) dalla società per essere presi in giro.

Un saluto.
Paolo.
Inviato il 01/08/2011 21:46:45 Quota

Isa Isa
Amministratore

258 messaggi
Sono la 3° di 3 figli, in una famiglia di tipica mentalità meridionale. Vi lascio quindi immaginare, unica femmina, quanto sia stata coccolata, vezzeggiata e protetta da una campana di vetro, adorna di preconcetti e pregiudizi.
Questa premessa potrebbe portare il discorso verso numerosi risvolti e considerazioni, ma oggi è uno solo di questi, che mi interessa condividere.

Da diversi giorni, in Facebook, complice il termine delle vacanze di molti, si leggono episodi più o meno divertenti, giocosi, sgradevoli o irritanti che ci vedono al centro dell'attenzione altrui. Le nostre reazioni o quelle dei nostri cari sono varie: vanno dall'ironico "vuoi un mio autografo?", all'indifferente "non mi curo di loro, vado e passo oltre", all'iroso "se non la smetti di fissare, ti mollo un ceffone".
La cosa che più desta la mia attenzione è che non vi è nazionalità che ci renda esenti da tali situazioni: italiani, americani, brasiliani, spagnoli, francesi, tedeschi, turchi, nigeriani, congolesi, cinesi, russi, australiani..., la lista è lunga ma la "canzone" non cambia. Può variare il colore ed il calore delle nostre reazioni, ma la sostanza è che siamo stati, siamo e saremo, nostro malgrado, sempre al centro dell'attenzione altrui. Quindi perchè non cogliere la situazione a nostro vantaggio!??

Torno al mio racconto: il maggiore dei miei due fratelli ha da sempre avuto grandi ambbizioni ed è sempre stato incoraggiato in questo suo percorso dai miei genitori. Un percorso che non comprendeva certo nè un fratello minore che "minacciava" il monopolio dell'attenzione di mamma e papà, nè una sorella "scherzo della natura" (tratto direttamente dal simpatico repertorio di bimbi, fratelli, litigiosi :):) ).
Il mezzano, suo malgrado, è stato "investito" del ruolo di "angelo custode". È stato al gioco fin che ha potuto, poi, quando doveva realmente fare la parte del custode, se l'è filata a gambe levate. Ma questa è un'altra faccenda che nulla ha che vedere ne con l'albinismo, ne col mio post.
Quand'ero una bimbetta, mi faceva enorme piacere ed orgoglio vedere con quanto livore, il mio angelo custode mi proteggesse. Lui rispondeva a tono e menava se la situazione lo richiedeva. Poi, per l'affetto che avevo nei suoi confronti, ho iniziato a dispiacermi per la rabbia ed il malumore di cui si faceva carico ogni volta. Ho quindi iniziato a dire che commenti e sguardi non m'infastidivano affatto, anzi che neppure me ne accorgevo. Ovviamente mentivo!
Complice il tempo che trascorreva, conducendomi verso la matura età (non fate battute, non ho detto che ci sono arrivata :) ), quella bugia s'è trasformata in serena e consapevole realtà.

Ora? Ora sono io "l'angelo custode" di me stessa e credo non valga la pena spendere energie, tempo e pensieri per chi non è disponibile all'ascolto, tuttavia non mi lascio sfuggire l'occasione di "dare qualcosa da ascoltare a chi è capace e ha voglia di "frugare" con la finalità di migliorarsi, tra persone e situazioni che lo circondano senza rintanarsi nel proprio ghetto mentale. Perchè, diciamocela tutta, non serve a nulla "inneggiare al cambiamento culturale e di vedute" di chi è "ignorante" sui temi dell'albinismo se non gli si offrono occasioni per cambiare.

Un candido abbraccio. Isa

Una parola non definisce una persona, poichè essa si definisce attraverso le proprie azioni.
Inviato il 29/08/2012 23:50:19 Quota

nivea nivea
Utente

92 messaggi
Non vorrei dare una nota di finto ottimismo fuori luogo, ma, dall'alto dei miei 49 anni, sono quasi convinta che dalla mia adolescenza ad oggi la situazione sia molto migliorata. Non escludo che la mia percezione sia distorta, sia perchè oggi, essendo una "signora", le persone si permettono meno di farmi battute dirette, sia perchè nel frattempo ho cambiato città passando da una cittadina di provincia che non brilla per apertura mentale ad un ò contesto più grande e variegato. Io però sono convinta che rispetto al periodo della mia adolescenza, a cavallo fra gli anni '70 e '80, siamo più abituati ad un mondo colorato. Magari per ora è solo un barlume di cambiamento che solo le persone che hanno vissuto già diversi decenni possono notare, tanto è lento; io voglio credere che sia così, perchè mi dà speranza per il futuro. Ho un ricordo molto bello di un'emozione intensa che mi ha colta all'improvviso mentre, in occasione di una sanatoria per extracomunitari, stavo facendo una assurda fila interminabile in questura per occuparmi del permesso di soggiorno dei genitori di una bimba sieropositiva, quando lavoravo al Meyer; mi sono guardata intorno e mi sono sentita perfettamente a mio agio in quell'universo colorato in cui sembrava che il mio bianco non stonasse per niente, anzi avesse un suo spazio e ruolo ben preciso in quell'arcobleno... Forse mi illudo?

"Non si vede bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi" Antoine de Saint-Exupéry - Il Piccolo Principe.
Inviato il 11/09/2012 10:10:26 Quota

Concy Concy
Utente

12 messaggi
Ciao a tutti ho qualche chicca divertente pure io. Sono nata in Sicilia nell'81 in ospedale subito si è sparsa la voce di una bambina nata bianca e bellissima tutti venivano a vedermi e si mormorava che io fossi una prescelta delle fate che mi avevano donato il loro velo che avrebbe portato grande fortuna a me e alla mia famiglia ma mia mamma quel velo non l'ha neppure visto, ma dopo pochi giorni l'ostetrica che mi fece nascere la poveretta morì tutti all'ora affermarono che era stata punita dalle fate per aver rubato lei il mio velo! Incredibile che fantasia! I un'altra volta mia mamma con me nel passeggìno e mia zia vanno in lavanderia e una signora bisbiglia a un'altra sicuramente ha fatto le corna al marito con un tedesco! Mia zia che l'ha sentita per un pelo non l'ha linciata. Poi c'è ne sono tante altre simpatiche o più o meno offensive ma la più esilarante e quando un medico ti chiede da quanto sei albino? L'ultima volta e successo a mio fratello dal dottore che doveva fargli il certificato di malattia genetica rara , sconvolto e stufo ha risposto da quando mia mamma mi ha lavato nella candeggina! Hi,hi,hi!
Inviato il 26/05/2013 00:20:12 Quota

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