Albinismo   Italiano

«Login»  «Home»  «Blog»  «Forum»  «Guestbook» 

Menù
Home
» About us
» Register
» Contacts
» Info
   » What is Albinism?
   » Clinical Manifestation
   » Clinical signs
   » Classification
      » Oculocutaneous Albinism
      » Ocular Albinism
   » Associated Syndromes
      » Hermanski-Pudlak
      » Chediak-Higashi
      » Griscelli-Prunieras
   » Therapy
   » Chiedi un consulto
» Insights
» activities and projects
» Our meetings
   » 2009 - Villanovaforru
   » 2011 - Roma
   » 2012 - Roma
   » 2013 - Caltanissetta
» National conferences and events
   » 2009 - Villanovaforru
   » 2011 - Roma
   » 2012 - Roma
   » 2013 - Caltanissetta
   » 2018 - Milano
» Other events
» Social and psychological aspects
» Life experiences
» Centres of national importance
» Diagnosis and treatment centres
» Centres of visual impairment
» Press, tele-radio broadcasting and web
» Helpful resources
   » Associations
   » Helpful links
   » Other web resources
   » Video
   » Agreements
» Thanks

Google Search

Google


Social network
Contact us on Facebook

29788 users online

Il villaggio trasparente

C’era una volta, ai piedi di una grande montagna un villaggio trasparente. Le case sembravano cubi di ghiaccio e gli alberi tanti cristalli. Gli abitanti avevano lo stesso colore delle case, i loro capelli sembravano ovatta e la loro pelle era bianca perché non aveva visto mai la luce del sole.
Un giorno il sole fece capolino e gli abitanti, che erano appena usciti a prendere una boccata d’aria, furono abbagliati dalla luce perché i loro occhi chiari non la sopportavano e rischiavano di rimanere ciechi. Ritornarono immediatamente in casa e vi rimasero finché il sole non andò via.
Sulla montagna, un vecchietto con un lungo mantello nero, guanti, sciarpa e stivali, poggiato sul suo bastone osservava questo villaggio e, nel vedere i suoi abitanti scappare via al sorgere del sole rimase male e pensò fra sé:
-possibile che fratello sole a queste persone gli fa’ questo effetto?
- si deve trovare una soluzione affinché queste persone abbiano una vita sociale uguale agli altri e il loro problema non diventi ancora più pesante.
Ci penserò io disse: il vecchietto, e si avviò verso il villaggio.
Fu subito sera e il vecchietto bussò ad una delle porte; si affacciò una signora con un bimbo in braccio che dormiva e invitò il vecchietto ad entrare in casa al buio. La donna portò il bimbo a letto e tornò in cucina a parlare con il vecchietto per spiegargli il fenomeno strano che accadeva in quel villaggio.
Si mise a raccontare che quel gruppo di persone aveva deciso di abbandonare le città per andare a vivere con i loro cari, purtroppo sfortunati, in quel villaggio bianco, quasi trasparente.
Il vecchietto rimase male al racconto di quella mamma triste e le promise di ricordarsi di tutte quelle persone in paradiso e di lanciare un messaggio al mondo intero a non abbandonare i propri fratelli, anche se diversi, ma davanti a lui tutti uguali.
Il vecchietto ritornò sulla montagna e si mise ad urlare: - svegliatevi e tendete le mani ai vostri fratelli che hanno bisogno, non lasciateli abbandonati al loro destino perché io vi ho insegnato ad amare e rispettare il prossimo come voi stessi! – aprite il vostro cuore e la vostra mente e il mondo si colorerà di gioia e di tutti i sentimenti più belli!

Scritto dagli alunni della classe Va I.C. "Dante Alighieri" San Giovanni In Fiore – CS – rappresentati dall'insegnante Rosa Mascaro

Indietro



Top of the page

Valid XHTML 1.0 Transitional

Valid CSS!

Creative Commons License
This work is licensed under a Creative Commons Attribution-NonCommercial-ShareAlike 4.0 International License. Permissions beyond the scope of this license may be available at info@albinismo.eu.