Albinismo   Italiano

«Login»  «Home»  «Blog»  «Forum»  «Guestbook» 

Menù
Home
» About us
» Register
» Contacts
» Info
   » What is Albinism?
   » Clinical Manifestation
   » Clinical signs
   » Classification
      » Oculocutaneous Albinism
      » Ocular Albinism
   » Associated Syndromes
      » Hermanski-Pudlak
      » Chediak-Higashi
      » Griscelli-Prunieras
   » Therapy
   » Chiedi un consulto
» Insights
» activities and projects
» Our meetings
   » 2009 - Villanovaforru
   » 2011 - Roma
   » 2012 - Roma
   » 2013 - Caltanissetta
» National conferences and events
   » 2009 - Villanovaforru
   » 2011 - Roma
   » 2012 - Roma
   » 2013 - Caltanissetta
   » 2018 - Milano
» Other events
» Social and psychological aspects
» Life experiences
» Centres of national importance
» Diagnosis and treatment centres
» Centres of visual impairment
» Press, tele-radio broadcasting and web
» Helpful resources
   » Associations
   » Helpful links
   » Other web resources
   » Video
   » Agreements
» Thanks

Google Search

Google


Social network
Contact us on Facebook

5946 users online

Quali sono le finalità di un Centro di ipovisione?

QUALI SONO LE FINALITÀ DI UN CENTRO DI IPOVISIONE?

  • Aiutare il paziente ipovedente a sfruttare il proprio residuo visivo mediante la rieducazione alla lettura con ausili ottici e/o elettronici o sintesi vocale (in caso di cecità assoluta);
  • Permettere al paziente ipovedente, attraverso l’addestramento all’uso degli ausili ed eventuali interventi sociali, di svolgere le operazioni legate allo stato sociale corrispondente;
  • Promuovere il mantenimento dello standard di vita condotto prima dell’evento causa di ipovisione o il suo sviluppo per renderlo vicino a quello di un normovedente;
  • Avviare attività preventiva e screening delle principali patologie causa di ipovisione nell’età dello sviluppo, favorendo il collegamento e la collaborazione con le strutture locali preposte all’intervento sulla disabilità in questione.

A tal scopo l’attività si articola come segue:

  • Si esegue in primis un «colloquio informativo con relativa valutazione motivazionale» a cura dello «psicologo» in cui si riassumono le richieste del paziente e si valuta la motivazione ad intraprendere un eventuale percorso rieducativo;
  • Qualora il paziente giunga su invio esterno con precisa e recente diagnosi di ipovisione centrale e non si rilevi la necessità di ulteriori accertamenti diagnostici, si effettua una «consulenza ortottica» e «microperimetria per la valutazione dell’area visiva residua». In caso di accertamenti e concomitanti trattamenti terapeutici si effettua consulenza oftalmologica preliminare;
  • Successivamente si individua un «programma rieducativo» per usufruire al meglio dell’area suddetta con «ausili ottici e/o elettronici»;
  • Laddove possibile sulla base delle indicazioni della microperimetria, si individua un percorso riabilitativo consistente nel trattamento con «biofeed-back»;
  • Le caratteristiche, i tempi e le modalità di ogni percorso sono opportunamente valutate sulla base delle condizioni psico-fisiche e delle risorse motivazionali del paziente. A tal scopo si effettua supporto psicologico contingente la seduta rieducativa oltreché individualizzato. L’attività di «ascolto» e di «consulenza psicologica» coinvolge le «famiglie» considerate risorsa fondamentale nel percorso di supporto motivazionale e nell’adeguamento del paziente alle nuove condizioni di gestione domiciliare del disagio e degli ausili;
  • Per i pazienti che vogliano partecipare esistono «gruppi psicologici di condivisione» condotti dallo psicologo/psicoterapeuta al fine di consentire la rielaborazione del vissuto psicologico ed esistenziale legato alla disabilità visiva;
  • Per ultime si effettuano la prescrizione degli ausili ottici e/o elettronici più consoni alle esigenze del paziente, i relativi collaudi e follow-up.

Nell’ambulatorio di analisi visivo-funzionale sono generalmente presenti:

  • Tavole ottotipiche «ETDRS»;
  • Sistemi ingrandenti aplanatici;
  • Occhiali prismatici binoculari;
  • Set di sistemi telescopici galileiani;
  • Set di sistemi telescopici kepleriani;
  • Set di prova filtri medicali;
  • Set di lenti di ingrandimento;
  • «MICROPERIMETRO» per la ricerca dell’area visiva residua e fotostimolazione;
  • «OCT» per lo studio approfondito della superficie retinica.

Nell’ambulatorio di riabilitazione visiva sono invece generalmente presenti:

  • Videoingranditore ottico a colori con messa a fuoco automatica;
  • Videoingranditore portatile;
  • Sistema di lettura automatico;
  • Leggio regolabile in altezza e inclinazione al fine di ottenere la migliore postura durante la lettura. Tale leggio è dotato di piano di scorrimento orizzontale per facilitare la lettura e ripiano per scrittura con pinza blocca fogli;
  • Lampada a luce differenziata bianca fredda in contrasto di fase.

Requisiti per l’accesso:

  • Essere affetti da patologie predisponenti all’ipovisione (diabete, disturbi vascolari, distrofia miopica etc.);
  • Diagnosi precedente di ipovisione centrale (maculopatie etc.) o periferica (glaucoma, retinite pigmentosa);
  • Per i pazienti in età infantile si effettuano consulenze ortottiche e oftalmologiche finalizzate alla prevenzione su invio del medico curante per sospetta o già diagnosticata ambliopia o patologie congenite (es. cataratta congenita).

«Quanto sopra si basa sull’esperienza del Centro per l’Educazione e la Riabilitazione Funzionale del Paziente Ipovedente della Regione Sardegna» diretto dalla Dr.ssa Chiara Mascia.


VAI A:
   » Centri di Ipovisione
   » Cos'è un centro d’ipovisione e chi vi laora?
   » A cosa serve la riabilitazione visiva?


Top of the page

Valid XHTML 1.0 Transitional

Valid CSS!

Creative Commons License
This work is licensed under a Creative Commons Attribution-NonCommercial-ShareAlike 4.0 International License. Permissions beyond the scope of this license may be available at info@albinismo.eu.